Vestiti in vendita nei supermercati nonostante la zona rossa, la rabbia del Ccn San Miniato Basso

Pierfranco Speranza, presidente del Ccn San Miniato Basso

Il presidente Pierfranco Speranza: "Le regole valgano tutti allo stesso modo, specialmente in questo periodo di sofferenza per il mondo del commercio"


Non ci stanno i commercianti del Ccn San Miniato Basso: se le condizioni devono essere uguali per tutti in zona rossa, perché alcuni negozi e supermercati possono vendere merce non consentita dalle istruzioni del Dpcm del 3 novembre 2020?

Dopo alcune segnalazioni gli stessi esercenti hanno voluto testare con i loro occhi. Nella frazione sono presenti diversi supermercati e alcuni market dedicati alla vendita di molte categorie di oggetti. Pure troppe, calcolando che i negozi di abbigliamento di zona sono chiusi a causa del rischio contagio.

La verifica è arrivata fino in fondo, andando fino all'acquisto, che non dovrebbe essere consentito secondo l'associazione e secondo le normative del governo.

"Siamo sconcertati - spiega il presidente Pierfranco Speranza - come commercianti visto che anche stavolta ci è stato chiesto un ulteriore sforzo da parte del governo ma non tutti sono disposti ad accettarlo. Già da tempo soffriamo la concorrenza della grande distribuzione, per non parlare dell'e-commerce".

"Questa volta - spiega - siamo scesi in campo e siamo riusciti pure ad acquistare vestiti, scarpe, articoli da merceria. Chiediamo alla Regione Toscana che vengano rispettati gli accordi e che siano chiuse le corsie dedicate al vestiario e agli oggetti non consentiti dal Dpcm del 3 novembre. Le regole devono valere per tutti allo stesso modo, specialmente in questo periodo di sofferenza per il mondo del commercio", conclude Speranza.

Fonte: Ccn San Miniato Basso

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