Contratto dei metalmeccanici, Castelfiorentino e Firenze in mobilitazione

Daniele Calosi

Giovedì 5 novembre, ad un anno esatto dall'inizio delle trattative, i metalmeccanici di Firenze si mobilitano per il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal, scaduto ormai da 10 mesi.

In particolare lo sciopero dei metalmeccanici vuole essere una risposta all'irresponsabilità di Federmeccanica e Assistal, che il 7 ottobre hanno interrotto il tavolo di trattativa, per chiedere alle associazioni imprenditoriali un cambio di passo e ottenere risposte concrete alle nostre richieste di aumento del salario, che consentirebbe un rilancio dei consumi in un momento di emergenza del Paese e che, oltretutto, i lavoratori si aspettano da questo rinnovo contrattuale.

La mobilitazione dei metalmeccanici pone al centro sei questioni fondamentali: la difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l'aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori; la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l'introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; il riconoscimento delle competenze professionali e la contrattazione dello smart-working.

A Firenze, nei giorni più difficili del lockdown, sono stati i lavoratori metalmeccanici a tutelare l’interesse generale, difendendo la salute e la sicurezza delle persone, l’industria e l’occupazione. L’incertezza determinata dalla crisi sanitaria, economica e sociale non può continuare a ricadere su coloro i quali hanno assicurato, fino ad oggi, la continuità produttiva delle aziende. Adesso dobbiamo difendere il Contratto Nazionale, poiché i lavoratori metalmeccanici hanno il diritto di essere tutelati non solo normativamente ma anche economicamente.

Fim, Fiom e Uilm di Firenze non arretrano e a sostegno di una rapida riapertura del tavolo di trattativa, aderiscono alla proclamazione dello stato di agitazione e, nel rispetto delle norme anti Covid-19, mettono in campo una serie di mobilitazioni:
- in piazza Santa Croce a Firenze, alle ore 10.00, si terrà un flash mob dei lavoratori e delle lavoratrici, dove saremo in collegamento con le Segreterie Nazionali e piazza dell'Esquilino a Roma;
- alle 14.30 a Castelfiorentino, presso il Bar Puppino (via Galvani, 2), si terrà un'iniziativa con i metalmeccanici dell'Empolese Valdelsa a cui parteciperà il Segretario Generale Fiom Cgil Firenze Daniele Calosi a nome di Fim, Fiom Uilm territoriali;
- in contemporanea, sull'intero territorio fiorentino, ci saranno scioperi con presidi davanti ai cancelli di 4 ore (o 8 ore nelle aziende prive di rappresentanza sindacale e in quelle dove la RSU ha deciso di estendere lo sciopero all'intera giornata).

Chiediamo alle istituzioni di partecipare per sostenere e rappresentare le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.

"I metalmeccanici scioperano per difendere l’occupazione e rilanciare l’industria, per aumentare il salario, ( il contratto nazionale deve essere autorità salariale) per stabilizzare l’occupazione, garantire ai lavoratori degli appalti la clausola sociale, per valorizzare le professionalità, per tutelare la salute, la sicurezza e la dignità dei lavoratori. Senza salario non c’è contratto. Lotteremo democraticamente e con determinazione per ottenere i nostri diritti, così come nella migliore tradizione storica dei metalmeccanici. In Toscana il rinnovo del contratto riguarda oltre centomila lavoratori metalmeccanici addetti all’industria" dice Massimo Braccini, Fiom Toscana.

 

Fonte: Cgil Toscana e Firenze

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