Ieri è stata la serata delle manifestazioni e in piazza della Vittoria a Empoli, oltre ai ristoratori e ai centri sociali, era presente anche la delegazione della Lega con i consiglieri comunali e i simpatizzanti del Carroccio. Tutti per protestare contro le decisioni a livello governativo e locale sull'andamento dell'emergenza sanitaria. Ecco la loro nota
Presenti alla manifestazione dei ristoratori perché sempre siamo stati presenti dal primo momento dell’emergenza con coerenza, con determinazione perché insieme agli operatori dello spettalo e delle attività ricreative sono state quelle attività che hanno subito di più e che hanno ricevuto di meno mettendo a rischio l’economia locale e la socialità.
Del resto il dialogo con le opposizioni si è sempre evitato, mai coinvolte nonostante fossero state chieste commissioni specifiche per il commercio, le amministrazioni del territorio hanno sempre sostenuto che avevano la maggioranza predominante per prendere decisioni in autonomia ed ecco che a questo punto emergono responsabilità chiare.
Innumerevoli sono le responsabilità locali che hanno avallato e sottoscritto quelle nazionali poiché non è più giustificabile sostenere di essere stati colti impreparati da una seconda ondata già ampiamente prevista e pronosticata.
Fallimentare la riapertura della scuola con mezzi pubblici sovraffollati che hanno acceso la miccia su una situazione sanitaria che non era stata a sua volta potenziata ma demandata alla responsabilità del comportamento del singolo.
Protocolli domiciliari assenti, con vaccini anti influenzali ancora insufficienti, risposte ai tamponi tardive e con procedure non sempre coerenti tutto ciò amplificato da continui e diffusi messaggi pandemici di allerta carichi di numeri che hanno spinto, ai primi sintomi, le persone verso gli ospedali.
È inaccettabile che i Sindaci condividano in in questi giorni sulla loro bacheca annunci per cercare personale sanitario sostituendosi a bandi adeguati che dovevano essere emanati per tempo.
Schizofrenico il comportamento di organizzare eventi pubblici mentre si predicava di non creare assembramenti o si stava per riaprire il centro Covid di Empoli.
Decisamente accantonato qualsiasi progetto il potenziamento delle linee internet che avrebbero potuto consentire, in modo soddisfacente, lavoro o studio da remoto. Incalcolabile il numero delle classi in quarantena con conseguenti ripercussioni sulle famiglie.
Ed ecco che la chiusura delle strutture ristorative dalle ore diciotto rappresenta forse il provvedimento più semplice e immediato ma che decreta il fallimento di tutto un sistema politico che si regge in piedi, senza consenso popolare, ma solo grazie al prorogassi dello stato di emergenza per giunta gestito in modo improvvisato.
Di nuovo siamo ad annunciare lo “stanziamento” di risorse mentre invece, alla luce di un evento che non può essere più considerato improvviso, quelle risorse sarebbero già dovute essere sui conti di coloro a cui da tempo chiediamo i sacrifici maggiori. Tutto ciò ci rileva senza ombra di dubbio un’improvvisazione allarmante, forse più pericolosa del virus stesso.
Ma c’è di peggio. Nella foga di trovare un “ colpevole” stiamo condannando all’appassimento le nostre radici: i giovani.
I giovani che hanno perso insieme alla scuola la socialità, l’aggregazione che non possono fare sport e neanche andare a mangiare una pizza stanno pagando il prezzo più alto in termini di socialità, di formazione e di crescita.
E allora ci compiace il governatore Giani in piazza insieme ai ristoratori, come anche allo stesso modo i Sindaci saranno investiti di un mandato importante dai rappresentanti delle associazioni di categoria: quello di risolvere i problemi che il loro stesso sistema di governo ha causato con la discutibile gestione di una emergenza che anche loro stessi hanno sostenuto, e che sta mettendo a rischio tutto il sistema socio economico del territorio.
Fonte: Lega Empolese Valdelsa
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