Due pescatori sono stati recuperati nella tarda mattinata di stamani, in mare, aggrappati all’apparecchio galleggiante salvagente, il cosiddetto “atollo” che faceva parte delle dotazioni di sicurezza del peschereccio, nel frattempo affondato.
Alle 11.40 alla sala operativa della Capitaneria di porto di Livorno giungeva una segnalazione da parte di un pescatore della locale marineria livornese, preoccupato dal mancato rientro di un altro peschereccio con due uomini a bordo, che aveva incrociato in mare durante la notte. Sulla base delle informazioni ricevute, una motovedetta è stata inviata sulla zona – a largo di marina di Pisa – in cui, da ultimo, era stato visto lavorare il peschereccio e dopo alcuni minuti di ricerca, nonostante il mare mosso, i militari della Guardia Costiera riuscivano ad individuare i due marittimi, in acqua, aggrappati all’atollo. Del peschereccio invece nessuna traccia.
I marittimi sono stati recuperati ed immediatamente portati a Livorno dove vi era ad attenderli il personale del 118 per il successivo trasporto in ospedale poiché i due, complessivamente in discrete condizioni di salute, presentavano una fase iniziale di ipotermia dopo diverse ore passate in acqua. Dalle prime ricostruzioni pare infatti che il peschereccio sia affondato a seguito di una falla intorno alle 6:30 del mattino, in maniera talmente rapida da non dare modo ai due occupanti di lanciare l’allarme.
La Guardia Costiera, dopo avere condotto in salvo i pescatori, è tornata sul punto per verificare eventuali tracce di inquinamento che tuttavia sembra scongiurato. Nelle prossime ore sarà chiarita meglio la dinamica dell’evento e le azioni da intraprendere per un eventuale intervento sull’imbarcazione.
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