Il consigliere speciale per la statistica commenta i dati dell'ultimo bollettino mensile
“Ne esce un quadro ricco di spunti interpretativi – ha rilevato Conti – un primo elemento è costituito dalla netta frenata, nell’ultimo decennio, del fenomeno della dispersione demografica nei territori circostanti molto pronunciata dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ’90. Anni nei quali il Comune ha perso una parte cospicua della propria popolazione in particolare a favore dei comuni contermini”. “Viceversa – ha aggiunto – nell’ultimo ventennio la città sembra ritrovare un proprio equilibrio demografico, non solo favorito dai flussi di residenti stranieri, ed anzi una sua capacità di crescita pur con fluttuazioni come quella negativa rilevabile nell’ultimo intervallo temporale 2018/2019”. “Del resto – ha proseguito Conti – tutti gli indicatori socioeconomici identificano Firenze come una delle aree urbane italiane più resilienti alla crisi del 2008. Questa realtà è confermata, seppur indirettamente, dai dati in aumento relativi ai movimenti pendolari in entrata (+18.1% tra il 2013 e il 2016) e in uscita da Firenze (+19.9%) , come dalla netta diminuzione di coloro che restano in città e non si muovono dal loro domicilio per motivi di studio e lavoro” (-14.4%)”.
“Questa analisi dell’ufficio di statistica, che come sempre offre il suo prezioso contributo di conoscenza della nostra realtà – ha concluso – fa emergere un'area interdipendente e viva dal punto di vista economico e sociale che oggi affronta la prova del covid19 e che chiede un salto di qualità istituzionale per vincere le sfide di oggi e di domani”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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