Durante lo scorso fine settimana i militari della Compagnia Carabinieri di Arezzo, con personale della Polizia Municipale, hanno effettuato un mirato servizio di controllo del territorio che ha interessato gran parte del centro storico, in occasione della cosiddetta “movida” che nelle ore notturne coinvolge quell’area urbana.
Le zone obiettivo di controllo sono state in particolare quelle di Piazza della Badia, Piazza San Francesco, Piazza Sant’Agostino, Via Cavour, Via Garibaldi, Via Guido Monaco e tutte le strade immediatamente attigue, alcune delle quali sono state anche oggetto di varie segnalazioni di parte dei cittadini residenti che hanno riferito di particolari episodi di degrado urbano e di comportamenti potenzialmente pericolosi relativi alla violazione della normativa volta a prevenire il rischio infezione da Covid-19.
Il servizio è stato svolto in una cornice di sicurezza in modo coordinato da più pattuglie di carabinieri e di polizia municipale. Sono state presidiate le zone sensibili dalle prime ore della sera fino a notte inoltrata, in modo tale da prevenire e reprimere le eventuali condotte illecite. Inoltre sono stati eseguiti controlli sui conducenti delle auto lungo le strade di uscita dal centro storico, finalizzati ad individuare e sanzionare le persone che si mettono alla guida sotto l’alterazione di sostanze alcoliche o stupefacenti.
In occasione del servizio sono stati controllati 3 esercizi pubblici e circa 30 persone. Due persone sono state denunciate per aver tentato di rubare alcuni prodotti cosmetici in un negozio del centro, una persona denunciata per guida in stato di ebrezza alcolica, una denunciata perché si trovava ad Arezzo nonostante era destinatario di un divieto di ritorno con foglio di via obbligatorio, una sanzionata per ubriachezza manifesta in luogo pubblico e altre 5 sono state sanzionate per il mancato utilizzo della mascherina.
L’attività svolta è solo l’inizio di una serie di specifici servizi che verranno svolti dall’Arma dei Carabinieri in città finalizzati a tutelare in cittadini e, contemporaneamente, consentire lo svolgimento della vita sociale, soprattutto dei giovani, in un contesto di sicurezza e legalità.
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