La Q1 Arena ha vinto il premio In/Architettura 2020 per la Toscana. Lo ha decretato la giuria del premio riunitasi a Urbino che ha riconosciuto il valore innovativo e sostenibile dell’intervento di rigenerazione temporanea realizzato alle Cascine da giovani progettisti.
“Un bellissimo successo per un intervento inaugurato nell’estate 2019 al Parco delle Cascine improntato al principio della sostenibilità - ha detto l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re -. Una struttura pensata come spazio polivalente in grado di accogliere diversi eventi per la città, che fa dell’architettura temporanea e dell’utilizzo di tecnologie ‘semplici’ e adattabili un mezzo per promuovere progetti sostenibili di rigenerazione e di luogo di incontro in un momento in cui gli spazi aperti diventano ancor più importanti da essere fruiti in sicurezza. Complimenti ai progettisti di ND Studio, al committente Lattex Plus e all’azienda costruttrice Arte e Strutture”.
“Faccio i complimenti a questi giovani progettisti che hanno realizzato un intervento di rigenerazione sostenibile alle Cascine – ha dichiarato l'assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione – hanno dimostrato la loro capacità e la loro spinta innovativa in un luogo che, proprio grazie alla loro progettazione, ha ospitato eventi con tantissimi giovani”.
Il concept di progetto si sviluppa dall’aggregazione di moduli funzionali alle esigenze di creazione e fruizione di eventi musicali / culturali. La necessità di agire in uno spazio limitato ha reso necessario interrogarsi sulla modalità di aggregazione dei moduli. Alla stessa maniera ragionare sulle possibilità concesse dalla tecnologia a disposizione, il multidirezionale, e dalle insolite dimensioni degli elementi ci ha portato a concepire un disegno su più livelli. Conformazione che, in pianta, gioca su un’organizzazione secondo un andamento irregolare, in alzato, per rompere con la linearità degli elementi prefabbricati, utilizza la verticalità, creando torri a varie altezze. Un palco per performance, amache per il relax, tavoli per momenti conviviali e supporti per esposizioni artistiche sono le principali funzioni che sono state inserite nell’aggregato, al fine di creare un dispositivo dal carattere integrale ed assoluto. La predisposizione della tecnologia utilizzata ad essere “vestita”, si è inoltre rivelata fondamentale nel concepire un’infrastruttura che, come una quinta teatrale cambia a seconda della scena, potesse mutare al variare delle situazioni. Una quinta, quindi, che non si limita esclusivamente ad essere un progetto di allestimento coordinato e personalizzabile a seconda dell’evento, ma diviene scenario esperienziale in cui l’interazione è elemento chiave nel variare della scenografia. Per quanto riguarda l’aspetto tecnologico è stato necessario confrontarsi con la temporaneità dell’opera e la necessità di un utilizzo dei materiali a breve termine. Le scelte in questo ambito sono state determinate da questa attenzione all’assemblaggio dei componenti, evitando l’utilizzo di viti e colle, seguendo il modello di economia circolare, secondo il quale i materiali una volta utilizzati rientrano nel loro normale processo produttivo. All’interno dello spazio creato si sono susseguiti due eventi in due weekend diversi, Copula Mundi Festival e Lattex Plus Festival. L’intero progetto di scenografia è nato invece da una collaborazione con la Street Levels Gallery. I dipinti infatti sono stati realizzati grazie al contributo dello street artist Ache77 che in partecipazione al fotografo “Pino Bertelli” rappresentano alcuni degli scatti raccolti nel libro “Contro la guerra, i ritratti dell’infanzia negata”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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