Firenze Film Corti Festival, 7a edizione al via a Murate Art District e alla Limonaia di Villa Strozzi

Modifiche al programma dopo il Dpcm 24 ottobre

Innovazione, attualità e sperimentazione. Sono questi i temi principali della 7a edizione del Firenze Film Corti Festival, in programma a Firenze dal 27 al 30 ottobre a MAD - Murate Art District e alla Limonaia di Villa Strozzi.
La direzione artistica della rassegna fiorentina dedicata all'universo del cortometraggio è affidata alla regista Teresa Paoli.  Quest'anno il FFCF porta in concorso 35 film provenienti da 17 differenti paesi e oltre 32 sceneggiature in inglese e in italiano. A tutto ciò si aggiungono incontri con ospiti, proiezioni ed eventi speciali, nel pieno rispetto delle norme anti-contagio.
Ospite d'eccezione per l'inaurazione del Festival prevista per martedì 27 ottobre a  MAD - Murate Art District, sarà Alessandro Haber, che presenterà in anteprima nazionale “Il Gioco”. Haber, attore e regista, è un grande appassionato dello short cinema ed ha partecipato  alla realizzazione, come attore e/o come regista a ben 18 film corti, uno dei quali è stato già in programmazione in una precedente edizione del FFCF.

In questa settima edizione in programma corti che spaziano dall'innovazione alla sperimentazione di linguaggio, dalla rivisitazione dei classici in chiave moderna (“To her” di Iacopo Ardolino) alla cura dell'immagine e ai silenzi dei volti e degli sguardi come istantanee pittoriche che prendono il sopravvento con la comunicazione visiva sul parlato (“Soffio” di Nicola Rangone), fino al tema della comprensione non verbale (“Deaf love” di Michele Bertini Malgarini).
E poi: l'animazione sperimentale (“La Giostra” di Nina Giulio Berruti), i temi dell'infanzia (“Delitto naturale” di Valentina Bertuzzi), la denuncia politica integrata alla comunicazione delle arti figurative (“Umbrella Dance For Hong Kong” di WONG King Fai), la mancanza e la perdita degli affetti (“Tono menor” di Ivan Sainz Pardo), i  temi psicologici  che lasciano spazio a percorsi personali e interiori (“Il quadro alle tue spalle di Frida Bruno” e “Il primo giorno di Matilde” di Rosario Capozzolo), l'evasione e la rigenerazione come rinascita  (“Anna” di Dekel Berenson), la denuncia sociale (“Il Vestito” di Maurizio Ravallese) e molto altro ancora.

L'ingresso al Festival è libero con prenotazione (fino ad esaurimento posti) https://firenzefilmcortifestival.com/2020/10/12/prenotazioni-7firenzefilmcortifestival/

Gli eventi speciali, gli ospiti e la collaborazioni

Tra gli ospiti invitati anche il regista Giacomo Campiotti, protagonista di un incontro intitolato “Il valore delle storie” (venerdì 30 ottobre ore 17:30, Limonaia di Villa Strozzi). Un’occasione per parlare di cinema, televisione, racconto audiovisivo, partendo dal suo percorso artistico e in particolare dalla visione di frammenti dei suoi primissimi lavori, tra cui il suo primo cortometraggio “Tre donne” del 1983. Già aiuto regista di Mario Monicelli, Giacomo Campiotti ha lavorato con Ermanno Olmi e ha firmato il film candidato ai Golden Globes come miglior film straniero "Come due coccodrilli”. Ha diretto serie italiane e internazionali per la televisione tra cui “Zivago" con Keira Knightley e Sam Neil, "Giuseppe Moscati", "Non è mai troppo tardi", "Liberi di scegliere", "Ognuno è perfetto". È il regista della serie cult "Braccialetti Rossi". In questo momento sta lavorando ad una nuova produzione sulla storia di Chiara Lubich.

A Campiotti si aggiunge la regista Wilma Labate, al Firenze Film Corti Festival con  “Arrivederci Saigon” (28 ottobre, ore 21 – Limonaia di Villa Strozzi) il film che racconta l’incredibile storia delle Stars, la giovanissima band italiana che dalla provincia toscana viene spedita inaspettatamente in Vietnam, a suonare nelle basi militari americane.
Nella stessa giornata - alla presenza del regista Giovanni Guidelli - la proiezione del cortometraggio realizzato col sostegno Bando Personalità illustri della Regione Toscana “Farinata: La Tredicesima Notte” e la proiezione di “Scuola Calcio”, film del collettivo Mina. Gianluca Arcopinto, produttore e organizzatore di più di cento film, e figura di riferimento del cinema indipendente italiano e la regista Elisabetta Pandimiglio, ne hanno curato la direzione artistica e saranno presenti al festival.

Da segnalare anche l'evento “Fare Cinema d'arte, con la proiezione del film “Io, Leonardo” e l'incontro con il regista Jesus Garces Lambert, che nel 2018 ha diretto il film “Caravaggio - L'anima e il sangue”, il documentario più visto in sala nella storia del cinema italiano.

Per il secondo anno consecutivo il Firenze Film Corti Festival focalizza la sua attenzione sulle opere dei giovani. Attraverso la sezione del Festival denominata "Concorso Spazio giovani", riservata agli studenti delle Accademie, delle Università, delle Scuole di cinema e degli Istituti superiori, sono pervenute opere di estremo interesse. Le opere finaliste potranno essere apprezzate via streaming giovedì 29 ottobre. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti di Firenze.

La giuria finale e il comitato scientifico-artistico

Durante il Festival una giuria finale presieduta da Emanuela Mascherini e composta da Federico Berti (giornalista, scrittore di cinema), Simona De Simone/Nuanda Sheridan (regista), Stefano Mutolo (co-fondatore CNA Cinema e distributore), Marta Savina (regista e sceneggiatrice) assegnerà i seguenti premi: miglior film di fiction, miglior documentario, il miglior film sperimentale, il miglior cartone animato, oltre al premio per la migliore sceneggiatura.
Sarà inoltre premiato il miglior Film in assoluto del FFCF che potrà essere selezionato da una qualsiasi delle categorie.

Tra le novità di quest'anno la formazione di un comitato scientifico-artistico nato per  discutere e elaborare i tre principi su cui si basa la linea culturale del Festival: contemporaneità, internazionalità e innovazione. Fanno parte del gruppo Claudio Rocca (Direttore Accademia di Belle Arti di Firenze), Mimmo Calopresti (regista internazionale), Valentina Gensini (Direttore Murate Art District) e Massimo Becattini (regista documentarista).

Fonte: Ufficio Stampa

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