Agente aggredito a Firenze, Il Fuori Coro: "Servono nuovi strumenti"

Egregio Sig. Sindaco ed I'll.mo Comandante della Polizia Locale del Comune di Firenze, chi Vi scrive è il Fuori Coro, una compagine di ufficiali ed agenti della Polizia Locale appartenenti a vari Comuni d'Italia. Non siamo un gruppo politicizzato né facciamo attività sindacale, siamo solo uniti dalla passione per il nostro lavoro per il quale promuoviamo iniziative ed attività volte al riconoscimento della nostra categoria spesso sottostimata e poco apprezzata. Abbiamo appreso da alcuni quotidiani on line che Agenti del Corpo di Polizia Locale del Comune che Voi rappresentate, durante il servizio, sono stati aggrediti fisicamente in maniera si violenta da un uomo di origine albanese, da essere costretti a ricorrere alle cure mediche ospedaliere. Teatro di questo ennesimo episodio di quotidiana inciviltà, una delle centralissime strade del centro cittadino dove questo individuo stava passeggiando senza indossare la prescritta mascherina protettiva anti-Covid. Invitato ad ottemperare agli obblighi sanitari, questo indisciplinato e manesco soggetto ha dapprima dato in escandescenze per poi aggredire gli Agenti; arresto e direttissima per l'albanese e come da copione ormai consueto, pronto soccorso per i nostri colleghi fiorentini. Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo prendere atto come la Polizia Locale e chi la rappresenta sia stata presa a bersaglio da individui refrattari a qualsiasi rispetto, ordine e norma civica. La lista delle aggressioni è lunghissima ed anche la nobile Firenze non è stata esentata da questi atti di violenza ingiustificata e feroce. Rimane la consapevolezza di lavorare per il bene della comunità e per il buon ordine sociale, uno dei fondamentali pilastri sui quali si basa una società evoluta come la nostra che certamente non riconosce, e come potrebbe farlo, chi si arroga il diritto di trasgredire a qualsiasi codice sia esso della strada, annonario, giuridico od etico comportamentale e pretendere poi di accampare ragioni con il turpiloquio, con le percosse o con le minacce nei confronti dei colleghi "rei" di compiere il loro dovere. Per questi motivi, il Fuori Coro, vuole manifestare a Voi ed ai nostri fratelli della Polizia Locale rimasti coinvolti nello scontro con questo diciamo, incivile "signore" senza regole e senza rispetto, piena solidarietà ed emotiva compartecipazione; purtroppo la maleducazione, l'arroganza e la mancanza di rispetto non sono mai tollerabili e sono piante sempreverdi che non conoscono avvizzimento. Pronta guarigione dunque per i nostri amici e colleghi che sappiamo far parte di un Comando sempre molto professionale ed operativo. Rimane comunque ancora insoluta la solita questione delle situazioni di pericolo e delle aggressioni delle quali siamo vittime e per ciò che è accaduto in questo capoluogo toscano, ma che accade ogni giorno in tutto il Paese, ribadiamo che occorrono nuovi strumenti di protezione e difesa, con la facoltà di usare gli stessi, per la nostra e l'altrui incolumità. Più precisamente, ci chiediamo: se i colleghi avessero avuto a disposizione un taser per bloccare sul nascere le iraconde esternazioni del soggetto di cui sopra, sarebbero dovuto ricorrere alle cure mediche, loro somministrate? No, sicuramente no. Avremo avuto i colleghi incolumi ed un esempio per tutti coloro che ci aggrediscono senza la minima paura che noi si possa reagire. C'è di che meditare su questa domanda che purtroppo ad oggi non ha ancora trovato risposte. 

Il Fuori Coro

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