Appena una settimana fa era stato arrestato dai Carabinieri di Firenze Uffizi per il tentato furto di 4 biciclette elettriche del valore commerciale di circa 14.000 euro in Piazza dei Giudici.
A seguito di istanza del suo legale per la sostituzione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari presso l’abitazione delle sorella, ubicata a Montecatini, il giudice, acquisito il parere favorevole della donna ad accogliere il fratello, aveva emesso un provvedimento di sostituzione della misura.
Per questo, solo ieri, B.Z., marocchino 33enne, appena uscito dal carcere, intorno alle ore 16, si era incontrato con la sorella in piazza della Stazione SMN, nei pressi della tramvia e della scalette di via Alamanni, per poi prendere il treno diretto a Montecatini dove i Carabinieri della locale Stazione lo avrebbero sottoposto alla nuova e meno afflittiva misura.
Tuttavia pima di partire, l’uomo, tossicodipendente, nell’intento di procurarsi dello stupefacente, aveva chiesto subito alla sorella di acquistare per lui 15 grammi di droga.
La donna, visibilmente scossa dalla richiesta, si è rifiutata categoricamente. E’ stato allora che B.Z. iniziava a inveire e offendere la donna, riferendole che, se non gli avesse procurato lo stupefacente, l’avrebbe uccisa. Nel frangente in cui la donna, sconvolta e profondamente impaurita dal violento atteggiamento del fratello ha iniziato a digitare il 112 per chiedere aiuto, l’attenzione di due carabinieri della Stazione di Firenze, impegnati in un servizio di pattuglia per il controllo di piazza Stazione, è stata attirata dai gesti e dalle urla della donna che gridava “aiuto, mi vuole ammazzare”.
Subito i militari, scesi dal veicolo, si sono frapposti tra la donna e il soggetto che, in evidente stato di alterazione psicofisica, continuava ad urlare a squarciagola dapprima in lingua araba e poi anche in italiano nei confronti della sorella.
Condotti entrambi in caserma e accertati i fatti, anche sulla base della denuncia sporta della donna, la quale sottolineava a più riprese di aver temuto per la sua vita e di essersi pentita per aver assecondato la sua richiesta del fratello di accoglierlo in casa, B.Z., già gravato da numerosi precedenti, da ultimo il tentato furto delle bici, è stato tratto in arresto per l’ipotesi di reato di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e condotto nello stesso carcere dal quale poche ore prima era uscito.
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