Laboratorio farmaceutico Versilia, Cgil Fp e Uil Fpl: "Mancano tecnici, Asl richiama pensionati"

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“In piena emergenza Covid19 nei laboratori e centri trasfusionali dell’Usl Toscana nord ovest in Versilia mancano troppi tecnici. Tant’è vero che l’azienda sta pensando di richiamare in servizio per alcuni mesi i colleghi pensionati”.

La denuncia è firmata dalle segreterie provinciali delle funzioni pubbliche di Cgil e Uil che mettono nel mirino i vertici Asl per denunciare le difficoltà e le carenze organiche nei presidi ospedalieri, nei laboratori e nel centro trasfusionale.

“Il personale tecnico attualmente assegnato è assolutamente inadeguato rispetto alle necessità – proseguono -. La situazione di criticità è comune a tutti i settori laboratoristici della provincia lucchese con numeri allarmanti anche in Versilia. Riteniamo gravissimo che la dirigenza Usl stia pensando di richiamare in servizio i pensionati tuttavia la soluzione si è resa necessaria per garantire un servizio in linea con la mole di lavoro che negli ultimi anni è stata addossata al personale e acuita dall’emergenza Covid19. Noi restiamo però dell'opinione che si debba assumere, in pianta stabile, assumendo dalle graduatorie utili in essere e in tempi rapidi”.

E per dare la dimensione del problema le funzioni pubbliche di Cgil e Uil snocciolano i numeri nel dettaglio:  “Al Centro trasfusionale su 6 tecnici di laboratorio 2 sono a tempo determinato e possono andare via in qualsiasi momento, per un concorso vinto o altre opportunità di carriera. Significherebbe quindi effettuare sostituzioni in corsa in un settore estremamente delicato che prevede una lunga e difficile formazione in ingresso, andando a sovraccaricare i dipendenti già in servizio che nei primi mesi saranno costretti a fare anche da ‘tutor’ per i nuovi ingressi. Noi invece chiediamo stabilità per il centro trasfusionale. Non va meglio al laboratorio farmaceutico (Ufa), reparto che fa antiblastici, le sacche per i pazienti oncologici: non sappiamo infatti che fine farà il reparto. Attualmente è a Viareggio ma, sulla carta, avrebbe dovuto essere trasferito a Massa.

L’azienda aveva infatti assunto due tecnici di laboratorio per il laboratorio farmaceutico che, come da previsioni strategiche aziendali, sono stati inviati a Massa. Peccato che poi il laboratorio sia rimasto ancora Viareggio e si trovi ora ad affrontare una situazione di emergenza, senza personale che si trova a Massa.

Per tamponare un po’ l’emergenza, l’azienda ha mandato questa estate un contratto a tempo determinato da Massa e un operatore tecnico di laboratorio ma la mole di lavoro è tanta e anche in questo caso serve una stabilità nel servizio. Insomma, se resta in Versilia deve essere potenziato”.

Infine c’è il problema del laboratorio di analisi che non se la passa benissimo: “Tanto per cambiare, anche qui mancano due tecnici – proseguono le segreterie Fp Cgil e Uil Fpl - che sono stati promessi e non sono mai arrivati. Per garantire i tamponi a partire dall’estate fino a oggi si sono messi in turno pure il responsabile dirigente tecnico e il dirigente di laboratorio: con grande spirito di abnegazione sono entrati in servizio per analizzare i tamponi. Avevano promesso assunzioni e personale ma non si è visto nessuno, neppure in estate quando la popolazione in Versilia di fatto raddoppia”.  Per quanto sopra esposto Cgil Fp e Uil Fpl dichiarano lo stato di agitazione e nei prossimi giorni seguiranno gli incontri con gli operatori (nel rispetto delle procedure di sicurezza) e la lettera al Prefetto.

Fonte: Uil Area Nord Toscana - Ufficio Stampa

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