Il 18-1 tiene banco, dal Santa Maria: "Nessun bullismo, dichiarazioni false"

Domenica si è giocata la prima partita di campionato. Per tutti doveva essere una festa. Al di là di qualche torneo a settembre, era da fine febbraio che non si giocava una gara di campionato. Era tanta la voglia da parte di tutti.

Ci sono stati tanti risultati, alcuni molto squilibrati, come sempre accade nel settore giovanile.

Quello che è accaduto domenica mattina a Santa Maria, nella partita tra S. Maria A.S.D. e Avane categoria Giovanissimi B 2007, e in altri campi della provincia e della Toscana, non è una novità. Accade spesso, praticamente a ogni giornata.

La novità che ci ha colto tutti di sorpresa è che alcuni dirigenti possano parlare addirittura di bullismo. Possono permettersi di dire che un tecnico abbia spinto i propri ragazzi a insistere nella ricerca del gol. Addirittura che i bambini avevano timore di uscire? Si precisa che la partita si è svolta a porte chiuse e che erano presenti solo i dirigenti accompagnatori delle due squadre e un responsabile osservatore degli arbitri che non ha riscontrato nessuno degli episodi contestati. L’allenatore del Santa Maria, che ha il pieno appoggio e sostegno della società, riscontrato il netto divario tecnico tra le due squadre, ha messo in atto tutto quanto in suo potere per evitare di rendere il risultato ancora più pesante, invertendo i ruoli dei giocatori in campo e dandogli ulteriori compiti tattici.

Invece il giorno dopo troviamo accuse infamanti all’indirizzo del nostro tecnico, persona di una morale riconosciuta da tutti, che ha sempre portato rispetto verso gli avversari e verso l’arbitro.  Ribadiamo con forza che è stata raccontata e riportata una versione di parte e falsa. Non ci stiamo a vedere accusato il nostro allenatore e anche i bimbi di bullismo. Al termine ci siamo salutati come sempre avviene. Nessun episodio di derisione o sbeffeggio, assolutamente non è accaduto niente di tutto questo.

Crediamo nei valori dello sport e nell’etica sportiva.

Ci chiediamo cosa sia più umiliante: perdere di 10 – 15 gol di differenza, o vedere il proprio avversario rallentare, tirare fuori un pallone e passare indietro la palla per non fare gol? Come ribadito da autorevoli psicologi dello sport "non può essere considerato bullismo una manifesta superiorità sportiva sul campo. Sono considerati episodi di bullismo i comportamenti antisportivi"  che a Santa Maria non si sono mai verificati in 50 anni di attività.

La polisportiva Santa Maria A.S.D., nell’ottica degli ottimi rapporti di vicinanza, si aspetta una netta presa di posizione da parte della società Avane nei confronti delle false dichiarazioni rese alla stampa da propri tesserati, riservandosi in ogni caso l'esercizio nelle sedi più opportune di ogni azione  volta a tutelare la propria immagine.

Auguriamo a tutte le squadre un buon campionato, agli arbitri un buon lavoro, e che possa vincere il migliore senza che si cerchino più polemiche inutili. Nella speranza che la situazione sanitaria ci possa permettere di proseguire nello scendere in campo per il divertimento e la crescita dei nostri ragazzi.  

Santa Maria Asd

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