Ripensare il quartiere Soccorso: la residenza artistica NO AgenZy e Il Laboratorio Soccorso

(Simone Ridi photo)

Il Progetto NO AgenZy | residenza artistica per la periferia si propone l'obiettivo di diventare nuovo modo di leggere le possibilità di un luogo, utilizzando la presenza dell'artista contemporaneo come punto di contatto e innesco tra luogo fisico denominato comunemente Vuoto Urbano nelle aree periferiche e la comunità che abita il quartiere, che vede come barriera insormontabile, problema e disagio la presenza di spazi chiusi e preclusi alla fruizione e alla visione.

Gli spazi osservati dai primi sopralluoghi con l'artista Giacomo Zaganelli, esperto in processi di rigenerazione urbana, invitato in residenza presso il Quartiere Soccorso dalla curatrice Stefania Rinaldi, si figurano come scatole vuote in attesa di essere ripensate, piazze possibili chiuse da cancelli, saracinesche, nascoste dietro cartelli ormai sbiaditi di Affittasi e Vendesi.

La richiesta di dialogo con i cittadini da parte dell'artista in residenza ha attraversato una prima fase di analisi e ricerca innescando un processo di domanda e offerta possibile che ha dato origine ad una visione potenziale degli spazi individuati.

ALCUNI NUMERI EMERSI DALLA RICERCA:

Circa 80 fondi vuoti nel Quartiere Soccorso, la maggior parte in affitto, non più del 20% in vendita, alcuni spazi sono sfitti e in attesa di acquirenti anche da alcuni anni, la maggior parte di quelli mappati hanno una superficie inferiore ai 100 mq.

5 aree verdi incolte di natura pubblico/privata individuati come “spazi sospesi”, un campo da calcio, due ex banche, due ex cinema, quattro grandi autofficine.

Le tipologie di utilizzo precedenti emerse erano prevalentemente ad uso di magazzino, con attività disparate dall'alimentari alla cartoleria. Per queste ultime tipologie oggi c'è meno interesse, rimane l'uso magazzino e il centro scommesse come nuova attività.

Il progetto ha visto al termine della prima fase lo sviluppo di una mappa dei vuoti urbani del Quartiere (fondi sfitti e spazi residuali in abbandono) disponibile in open source, ponendosi in mediazione con i loro proprietari, chiamati a ripensare la condizione di spazio privato allargando alla visione di un riutilizzo/riuso legato ad azioni culturali e sociali.

LINK ALLA MAPPA ON LINE:

https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1JbaDZnqb6X5sWTIPV3zYlyk3sXhVdbhR&usp=sharing

Da questa fase è nata anche la possibilità di avere un fondo vuoto in uso temporaneo per due settimane, che l'artista aprirà ai cittadini e ad un gruppo di giovani creativi Under 30 che collabora al progetto (Collettivo MASC), come luogo di sperimentazione di pratiche artistiche e punto di contatto nel cuore di Via Milano (storicamente una delle vie principali dell'attività sociale del quartiere, ad oggi priva di spazi di relazione).

Il progetto No AgenZy | Residenze artistiche di periferia è vincitore del bando sulla Rigenerazione Urbana a base culturale promosso da Regione Toscana e vede il patrocinio del Comune di Prato.

LABORATORIO SOCCORSO | Esercizi di Comunità.

I 12 principi della Costituzione

23\24\25 ottobre in 12 luoghi del quartiere.

Il Laboratorio, che si svolge nel mese di Ottobre, avrà una restituzione pubblica della durata di tre giorni alla fine del mese nelle giornate del 23/24/25 Ottobre, Sarà un'occasione di coinvolgimento comunitario chiamando i cittadini del quartiere e di tutta la città a prendere parte a un processo di inclusione sociale attivato attraverso i diversi linguaggi dell'arte contemporanea, con la produzione di 12 interventi (azioni/performance/video/ecc), ognuno connesso ad uno dei dodici principi fondamentali della costituzione, che verranno realizzati dall'artista assieme agli attori culturali che già operano nel quartiere, a nuovi attori coinvolti in occasione del progetto e agli abitanti del quartiere e che verranno presentati pubblicamente all'interno di altrettanti luoghi pubblici e privati, con la presenza tra gli spazi di alcuni fondi sfitti che verranno riaperti temporaneamente per l'occasione.

Le giornate, strutturate in forma di festival, restituiranno così non solo l'esperienze realizzate durante il mese di ottobre, ma proporranno e suggeriranno una visione e un'idea di potenziale che questi fondi sfitti rappresentano come opportunità per il quartiere stesso. Le suggestioni emerse durante le giornate di festival in cui tutti gli abitanti saranno guidati in percorsi di conoscenza di prossimità” saranno ulteriore possibilità di riflessione per azioni future.

Per effetto dell’emergenza sanitaria e le conseguenti norme sul distanziamento, il festival e i laboratori prevederanno un afflusso limitato e controllato di pubblico. Grazie al carattere diffuso e alle multi-sedi previste per le azioni di progetto oltre che al parziale svolgimento all'aperto sarà comunque possibile un ampio coinvolgimento della cittadinanza che prevederà laboratori dedicati a diversi target (giovani e studenti, adulti, bambini e famiglie, professionisti e creativi).

LABORATORIO SOCCORSO | Esercizi di Comunità si pone come incremento di progetto, è vincitore del contributo sul bando Cultura di Publiacqua e vede il patrocinio del Comune di Prato.

QUARTIERE SOCCORSO

IL LUOGO

La periferia urbana denominata quartiere Soccorso rappresenta una delle aree periferiche della Città di Prato più vicine al centro storico. L'area si caratterizza per un'elevata densità abitativa sviluppata principalmente durante il boom economico che caratterizza Prato dagli anni '50, seguendo la sorte di altre zone della città interessate dalla peculiare identità di distretto industriale. Qui si concentrano gli insediamenti delle comunità di diverse nazionalità più numerose della città. In particolare i residenti stranieri nel quartiere sono aumentati del 32 %solo negli ultimi otto anni. La zona alle porte del centro storico, diventa quindi il quartiere multietnico per eccellenza con oltre 100 etnie presenti registrate all'anagrafe. Tanti, e di tutte le nazionalità gli stranieri che lo scelgono come dimora, innestando altri cambiamenti sul fronte sociale ed economico, con lo sviluppo di attività commerciali di tipo etnico e una presenza forte di stranieri di seconda e terza generazione all'interno delle scuole del quartiere. Questa condizione di ricchezza culturale diventa humus potenziale e valore da incrementare. Il quartiere è caratterizzato da forti contrasti architettonici tra la parte produttiva, ex fabbriche e una complessità abitativa che ne caratterizza il cuore, con la carenza di piazze, spazi di aggregazione e aree verdi pubbliche.

GIACOMO ZAGANELLI

L'ARTISTA

Giacomo Zaganelli (1983, Firenze) è un artista, curatore e attivatore di progetti rivolti alla collettività. Attraverso la sua pratica investiga la dimensione sociale e pubblica del concetto di spazio, inteso come risultante di territorio, ambiente e paesaggio. Negli ultimi quindici anni ha promosso e creato numerosi progetti e attività in Italia, Europa e Asia. Nel 2005 fonda a Firenze :esibisco., un collettivo atipico formato da fino a quaranta persone, che ha diretto e coordinato per dieci anni e con il quale realizza svariati progetti di riappropriazione degli spazi coinvolgendo centinaia tra cittadini, studenti universitari e professionisti della cultura. Tre anni dopo, sempre a Firenze, stravolge il paesaggio urbano con l'installazione monumentale Non a Tutti Piace L'Erba, realizzando a 25 anni e in maniera completamente autonoma un prato temporaneo di duemila metri quadri per la città. Nel 2010 lancia il progetto La Mappa dell'Abbandono (tutt'ora in progress), una ricerca pioniera sul tema del patrimonio dismesso, nata con l'obiettivo di sensibilizzare cittadini e amministrazioni in merito al potenziale offerto dagli immobili vacanti. Il progetto prevede una mappatura e un archivio online, aperti a tutti, e l'organizzazione di più incontri sul tema sia a livello locale, nazionale, che internazionale. Nel corso degli anni il progetto viene visualizzato online più di mezzo milione di volte e, tra le varie attività in cui viene coinvolto, l'autore viene invitato a Roma in Senato a presentare la suddetta ricerca, la quale ha dato origine a un'omonima indagine conoscitiva a livello nazionale. I risultati di quest'ultima si sono tradotti in un disegno di legge sul tema degli spazi dismessi che è stato presentato a fine 2019 e che porta lo stesso nome del progetto: La Mappa dell'Abbandono. Nel 2015 da vita ad Ambienta, un progetto di residenza tra arte e natura nel sud della Toscana. Nel 2018, assieme alla casa editrice Centro DI, promuove la nascita della collana editoriale XXI.Guide d'Artista, l'Italia raccontata attraverso le ricerche degli artisti nei propri territori, un volume per ogni regione. Fino ad ora sono stati pubblicati il primo e il secondo volume, rispettivamente su Toscana e Puglia, e il terzo sul Friuli è programmato per uscire a inizio 2021. Dal 2015 lavora con continuità a Taiwan e in Giappone. Tra i suoi recenti progetti: le esposizioni personali Grand Tourismo alle Gallerie degli Uffizi (2018/2019) e Superficially, al Museum of Contemporary Art Taipei (2018); la partecipazione alla Setouchi Triennale in Giappone e al Grand Tour d'Italie, selezione da parte del Mibac dei più interessanti artisti italiani mid-career che lavorano con una pratica orientata al sociale, nel 2019.

 

CUT | Circuito Urbano Temporaneo

L'ASSOCIAZIONE

 

L’Associazione CUT | Circuito Urbano Temporaneo opera in ambiti Culturale, Artistico e Sociale, si pone fin dal principio l’esigenza di indagare il mondo contemporaneo utilizzando i mezzi artistico e ambientale come motori di consapevolezza, rigenerazione, aggregazione e partecipazione. Promuove il territorio e valorizza le persone mirando alla formazione di cittadini attivi tramite l’arte contemporanea, la diffusione di buone pratiche e con il coinvolgimento delle realtà locali per far comprendere che la cultura rappresenta la prima risorsa per lo sviluppo della società. CUT| Circuito Urbano Temporaneo e da sempre impegnata a rileggere e rigenerare aree in stato di non utilizzo e spazi residuali attraverso l'attivazione di processi educativi, didattici, di relazione e inclusione sociale.

Fonte: Ufficio Stampa

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