Un altro esposto da parte di alcuni residenti del centro storico di San Miniato dopo quelli di luglio scorso per i disagi della movida. Il gruppo si fa chiamare San Miniato che non dorme. I firmatari sono dei residenti e proprietari di immobili in via IV Novembre, via Ser Ridolfo, piazza del Popolo, via Conti, piazzetta del Fondo e via Vittime del Duomo. La segnalazione è indirizzata al sindaco Simone Giglioli, al comandante della municipale Dario Pancanti, ai carabinieri di San Miniato e all'Asl Toscana Centro.
Ecco quanto segnalano i residenti:
Dalla riapertura delle attività di somministrazione cibi e bevande, in clima ancora emergenziale, le cose non sono certamente andate a migliorare.
Prima di tutto l’ordinanza del Sindaco per la chiusura del traffico dalle 19,30 fino alle 24,00, per tre giorni la settimana, ha sicuramente agevolato le attività, ma ha penalizzato ulteriormente i residenti, tanto più che una volta liberate le strade dai tavolini dei ristoranti e riaperto il traffico, le attività notturne di somministrazione bevande, hanno proseguito, fino alle prime ore del mattino.
Questo anche dopo una seconda ordinanza del Sindaco in cui venivano indicati in modo preciso, gli orari di chiusura dei locali.
Notevole disagio anche per il traffico in transito, in quanto le numerose persone, che sostano nella strada, occupandone tutta l’area, impediscono il passaggio delle auto che sono costrette a fermarsi provocando liti e discussioni con i conducenti malcapitati.
La mancanza totale ed assoluta di rispetto della normativa ANTI-COVID, (avventori senza mascherine e nessun distanziamento), gruppi numerosi di persone seduti sugli scalini delle abitazioni, per terra con bicchieri abbandonati per strada a fine serata, costringendo i residenti a sanificare ogni mattina, portoni, soglie, campanelli ecc.. delle proprie abitazioni.
Passaggio continuo dopo la mezzanotte, di gruppi di motorini con marmitte stubate, quasi facessero a gara in un circuito, per quasi un’ora.
Strade sporche di bevande versate, residui di vomito e di urina lungo le strade principali e immediatamente adiacenti
Schiamazzi, cori, grida e canti notturni, senza considerare le scampanellate alle porte dei residenti
Gli stessi residenti chiedono che vengano fatte rispettare le norme di regolamentazione sulla quiete pubblica, le norme dei dpcm anti-covid e le norme igienico-sanitarie relative all’ambiente e alle persone.
"Qualora non avessimo risposte efficaci ed esaustive entro e non oltre il 10 novembre provvederemo ad inoltrare il documento alla Procura di competenza. Vogliamo ribadire anche che il nostro intento non è assolutamente quello di danneggiare o auspicare la chiusura di attività commerciali, ma assicurare che tali attività si svolgano nel pieno rispetto delle regole e delle leggi vigenti, considerando anche il clima emergenziale che stiamo ancora vivendo".
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