Conferenza dei vescovi in Toscana, richiesta formazione per la gestione dei patrimoni ecclesiali

La Conferenza Episcopale Toscana si è riunita lunedì 28 settembre all’eremo di Lecceto, a Malmantile (Firenze). La riunione avrebbe dovuto svolgersi in Valdinievole, in occasione del V centenario di istituzione della Diocesi di Pescia, ma è stata spostata dopo la notizia che il vescovo Roberto Filippini è risultato positivo al tampone per il Covid-19. A lui, così come a tutte le persone colpite in questi giorni dal contagio, i vescovi hanno espresso vicinanza, con l’auspicio che possano superare al più presto e senza conseguenze questa situazione.

È stata rinnovata per il prossimo quinquennio la Presidenza della Conferenza Episcopale Toscana, con la conferma del Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, Presidente; di mons. Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa, Vicepresidente e mons. Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia, Segretario.

In apertura dei lavori, i vescovi hanno espresso il loro augurio al cardinale Betori per il cinquantesimo anniversario di sacerdozio da poco celebrato. L’augurio si è esteso al vescovo di Volterra mons. Alberto Silvani, che celebrerà anch’egli il suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale nei prossimi giorni. Il card. Betori ha quindi riferito sulla recente riunione del Consiglio Episcopale Permanente, in cui si è cercato di leggere questo tempo segnato dalla prova, che interpella profondamente la Chiesa: la prossima Assemblea Generale della Cei cercherà di trovare alcune risposte mettendosi in ascolto della realtà, illuminata dalla luce della fede, e assumendo alcuni impegni per costruire il futuro.

A questo proposito, i Vescovi toscani seguono con attenzione la ripresa della vita pastorale nelle parrocchie, ancora segnata dai condizionamenti causati dalla pandemia, e esortano le comunità a andare avanti con fiducia e senso di responsabilità. Hanno anche ricordato come le comunità devono impegnarsi nell’accoglienza e nella valorizzazione della terza edizione italiana del Messale Romano che, è stato ribadito, comincerà ad essere usate nelle chiese della Toscana a partire dal prossimo 29 novembre, prima domenica di Avvento.

Continua l’impegno a tenere vivo l’interesse sul discorso alla Chiesa italiana che il Santo Padre a tenuto a Firenze il 10 novembre 2015, in occasione del Convegno ecclesiale nazionale, e di cui il prossimo 10 novembre si celebreranno i cinque anni. Un anno fa, le parole del Papa furono al centro di un convegno presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, con il coinvolgimento di relatori significativi come il gesuita Christoph Theobald e il presidente del Parlamento Europeo on. David Sassoli, di cui usciranno presto gli atti. È stata prospettata, per il prossimo anno, una prosecuzione della riflessione rivolta in particolare all’ambito dell’arte come “luogo” di accoglienza, secondo le suggestioni emerse proprio dal Convegno dell’anno scorso.

Larga parte dell’incontro è stata dedicata all’ascolto di una delegazione dei responsabili degli Istituti Diocesani per il Sostentamento del Clero della Toscana, i cui Consigli di amministrazione in gran parte si avviano alla conclusione del loro mandato quinquennale. Da parte dei Vescovi è stato rivolto l’invito ad approfondire la conoscenza dei patrimoni che sono affidati a questi Istituti per una maggiore loro valorizzazione, e a mettere in comune le esperienze positive e le difficoltà, nell’ottica di raggiungere posizioni comuni e sviluppare sinergie possibili.

Rispetto a questa richiesta, gli Istituti hanno comunicato il cammino comune fatto da un anno e mezzo a questa parte che ha visto concentrarsi sulle questioni che riguardano la gestione dei patrimoni, il passaggio ai nuovi principi contabili, l’adozione di sistemi e strumenti di supporto per la vita comune e la valorizzazione delle attività e delle filiere agricole.

Nel dialogo è emerso il bisogno di promuovere momenti di formazione e aggiornamento sia per il clero, che per le comunità e per gli amministratori e la necessità di avviare un processo che consenta di predisporre strumenti utili alla rendicontazione.

I Vescovi hanno ringraziato gli amministratori degli Istituti Diocesani, dando atto della corretta gestione mostrata in questi anni e per gli sforzi in vista di una sempre maggiore sinergia. La collaborazione tra gli Istituti diocesano è un fatto significativo sulla via di quella comunione sempre più stetta tra le diocesi toscane che i vescovi intendono promuovere e che ha già visto un passo importante per quanto riguarda la formazione al presbiterato con la redazione di un progetto formativo unitario regionale per i seminari e di percorsi unitari per i giovani nell’anno propedeutico.

Per il mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alle missioni, i vescovi hanno rivolto il loro pensiero ai tanti uomini e donne toscani (sacerdoti, religiosi, laici) impegnati nella testimonianza del Vangelo nei diversi continenti, invitando le comunità cristiane a non far mancare loro il sostegno, sia con la preghiera che con le offerte. Ricordando che la vocazione missionaria è propria di ogni battezzato, i Vescovi esortano anche tutti i fedeli a portare l’annuncio cristiano in ogni ambiente di vita.

A seguito delle elezioni regionali che si sono svolte anche in Toscana, i Vescovi rivolgono al nuovo Presidente della Regione Eugenio Giani e a tutti gli eletti nel nuovo Consiglio Regionale l’augurio di un lavoro proficuo e attento alle tante necessità della popolazione che abita nelle nostre città e nei nostri paesi, rinnovando la disponibilità delle Chiese toscane alla collaborazione con le istituzioni in vista del bene comune, nel rispetto degli ambiti specifici. Ai nuovi eletti, i Vescovi affidano le riflessioni su alcune priorità sociali, economiche, educative e culturali proposte nel comunicato diffuso lo scorso 20 luglio.

Fonte: Ufficio stampa

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