L’acqua di rubinetto non è “solo” potabile, ma anche buona da bere, disponibile “a chilometro zero”, sicura e super controllata. Spesso però - e a torto - il pregiudizio attorno all’acqua di rubinetto (in termini di sicurezza, qualità, caratteristiche) è radicato al punto da far preferire comportamenti non sempre sostenibili. Per incentivare le buone pratiche e promuovere un uso responsabile della risorsa idrica, il Comune di Castelfranco di Sotto, l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci e Acque collaborano insieme al progetto Acqua Buona che prevede: consumo dell’acqua di rubinetto al posto di quella in bottiglia, garantito da controlli aggiuntivi sulla qualità direttamente all’interno dei plessi, divulgazione dei dati (in modo che tutti possano conoscere la qualità dell’acqua che bevono) e fornitura di brocche e borracce per il consumo. Un percorso condiviso che si rinnova anche per quest’anno, aggiungendo una forte impronta plastic free. La nuova stagione del progetto è stata presentata ufficialmente mercoledì 30 settembre presso il Palazzo Comunale di Castelfranco alla presenza del sindaco Gabriele Toti, dell’assessore all’Ambiente Federico Grossi, dell’assessore alla Scuola Ilaria Duranti e del dirigente scolastico Sandro Sodini.
Ai 1150 bambini e ragazzi delle scuole primaria e secondaria di Castelfranco, Orentano e Villa Campanile che hanno appena iniziato l’anno scolastico 2020-2021 sarà presto consegno un nuovo kit con borracce in alluminio. Un ulteriore, deciso passo avanti verso la riduzione dell’utilizzo della plastica monouso. Ipotizzando un consumo quotidiano di 0,5 litri d’acqua ogni studente, in un anno scolastico di Acqua Buona, i bambini di Castelfranco e Orentano faranno risparmiare alla collettività circa 23 quintali di plastica e l’emissione equivalente di quasi 53 quintali di anidride carbonica. Inoltre, le borracce – opportunamente personalizzate - possono rappresentare un ulteriore strumento per rispettare le politiche anti-covid previste all’interno della scuola.
“Siamo felici di poter vedere l’avvio di questo progetto a Castelfranco. La consegna delle borracce doveva avvenire a marzo scorso, ma era stata bloccata a causa del lockdown – ha spiegato il sindaco Toti - . L’utilizzo di borracce personalizzate rientra tra l’altro nel piano di misure di contenimento del contagio da Covid-19 adottate nei nostri plessi scolastici, quindi è un incentivo all’uso di meno plastica. Purtroppo però, a causa delle politiche stringenti applicate in questo momento, non è possibile utilizzare l’acqua del rubinetto per la mensa scolastica. Lo faremo appena le cose saranno tornate alla normalità”.
“In Italia - ricorda Giuseppe Sardu, presidente di Acque SpA - il consumo pro-capite di acqua in bottiglia è uno dei più alti al mondo: il terzo per la precisione, il primo in Europa. In un anno in Italia si utilizzano oltre 7 miliardi di bottiglie di plastica. Eppure l’acqua dell’acquedotto è generalmente di buona qualità ed è chiamata a rispettare le severe prescrizioni dalle normative nazionali ed europee. Acque ogni anno effettua 15mila campionamenti e analizza 285mila parametri per assicurare la bontà e la sicurezza dell’acqua potabile, raggiungendo un livello di conformità legislativa prossima al 100%. Apprezziamo molto il fatto che molte amministrazioni comunali, e tra queste c’è sicuramente quella di Castelfranco di Sotto, siano protagoniste di un processo di cambiamento che, anche attraverso un sistema di servizi pubblici efficienti, mette al centro la sostenibilità e il futuro dei cittadini”.
Fonte: Comune di Castelfranco di Sotto - ufficio stampa
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