In centinaia per l'ultimo saluto a padre Piroli, Empoli ringrazia un maestro di vita

(foto gonews.it)

Una vita dalla parte della scuola, trent'anni per la Fondazione Calasanzio e per gli Scolopi, un servizio reso alla comunità di Empoli. Questo è stato padre Romeo Piroli, commemorato quest'oggi ai funerali alla Vela Margherita Hack di Avane, luogo ormai prescelto per le cerimonie, che accoglie centinaia di persone. Così è stato anche oggi pomeriggio per l'ultimo saluto all'81enne, scomparso sabato sera (Qui la notizia). "Nei momenti difficili che la vita ci ha riservato ha sempre trovato parole di conforto", hanno raccontato dall'associazione degli ex alunni e dalla Fondazione. "Un uomo che ha saputo creare legami in tutte le generazioni, dobbiamo portare avanti le idee in cui crediamo", si è sentito dal pulpito un rappresentante del Setem, associazione per le missioni scolopiche nel terzo mondo. La famiglia, la Misericordia di Empoli, l'amministrazione comunale con la presenza del vicesindaco Fabio Barsottini e alcuni membri della giunta comunale, e moltissime figure della chiesa hanno accompagnato gli studenti e gli ex studenti nella celebrazione tenuta da padre Sergio Sereni, superiore provinciale dei Padri Scolopi d'Italia, il proposto di Empoli don Guido Engels e altri sacerdoti. Tanti i pensieri che sono stati letti per onorare la memoria di Piroli, che rivive nei ricordi e negli insegnamenti di chi, a modo suo, ha cambiato la sua vita dopo aver trascorso gli anni dell'istruzione all'Istituto Calasanzio.

Per qualcuno è stato professore o preside, per altri un sacerdote di riferimento, ma per la maggior parte un maestro di vita e di valori. Questo è ciò che emerge dalle parole espresse da alcuni dei presenti, tra cui tantissimi alunni di ogni età, rivolte a Piroli. "Ci mancherà quello schiaffetto sulla guancia che valeva più di una carezza, i suoi consigli, i suoi buongiorno", "Nei corridoi della scuola non sarà più la stessa cosa" o ancora "Grazie a lei ho imparato il valore della vita, perché niente è casuale".

In molti si sono dati il cambio al microfono, un via vai commosso di testimonianze che hanno raccontato ai presenti ciò che resta della conoscenza di padre Piroli, "Padre era la parola che più lo descriveva" - hanno continuato - "domani sarà un martedì come gli altri ma, in cima alle scale del primo piano, non ci sarai più a salutarci nome per nome, perché da buon Padre conoscevi i nomi di tutti noi". Durante tutta la funzione religiosa, il sacerdote Scolopio è stato al centro dei cuori e dei pensieri dei presenti ma anche di coloro che non hanno potuto raggiungere la Vela di Avane, grazie al senso di comunità che negli anni ha saputo costruire. Non è stato solo ricordato per la sua missione di educatore e di religioso ma anche come persona, tanti gli insegnamenti trasmessi  tramite riunioni e incontri ma anche con delle cene informali, tra amici. Piroli era un grande tifoso del Torino e la sua sciarpa Granata lo ha accompagnato anche oggi, nella sua ultima veste terrena.

"Mi sento davvero fortunato di aver avuto il privilegio di averlo come amico sincero, fino all'ultimo minuto - ha detto l'imprenditore Simone Campinoti, commosso nei ricordi come tantissimi dei presenti - mi mancheranno tanto le chiacchierate profonde sulle cose del mondo, sul futuro, sulla fede. Ma poi venne la notte, inevitabile, purtroppo improvvisa che nemmeno ci ha dato il tempo di congedarci. Rimangono tante cose in sospeso". Infine oltre la disperazione arriva la riflessione, come ha proseguito Campinoti, "realizzi che ha raggiunto il Padre, quel Padre misericordioso per cui ha speso la vita e non posso che essere felice per lui, che adesso veglierà su di noi. Quindi venne di nuovo mattina e questa nuova luce sarà per sempre".

"Da ognuno sapeva sempre trarre il livello massimo di risorse di cui disponeva - hanno continuato l'associazione degli ex alunni e Fondazione Calasanzio - nei momenti difficili che la vita ci ha riservato ha sempre trovato parole di conforto. Non è stato solo un educatore, è stato un pastore di anime". Durante l'attività pluridecennale si è formata dunque la comunità degli scolopini, "ben radicata in città su dei valori come solidarietà, impegno, dedizione ma anche nell'amicizia, nel divertimento e persino nell'ironia, del quale anche Piroli non era privo".

Sabato sera la notizia della scomparsa di padre Romeo Piroli ha scosso Empoli. Anche dei giovanissimi, come hanno continuato le testimonianze, sono accorsi per raggiungere la scuola quando hanno saputo, lasciando i festeggiamenti di un compleanno.

Un percorso avviato da Piroli, una comunità che resta unita e che continuerà a camminare con le gambe che proprio quel padre, con la collaborazione di altri sacerdoti, ha scolpito per quell'Istituto e per tutti i fedeli. "Siamo qui per accompagnarla per mano in questo ultimo viaggio proprio come lei ha fatto con noi. Niente andrà perduto, siamo i suoi allievi e lo saremo sempre. Ci mancherà".

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