Stalking, diffamazione, calunnia, danneggiamento e vilipendio delle tombe. Sono queste le accuse a carico di un 54enne residente a Firenze che dallo scorso giugno avrebbe perseguitato e minacciato di morte almeno otto persone nei quartieri di Peretola e Novoli. Tra queste alcuni vicini, la ex fidanzata e il medico di famiglia dei suoi anziani genitori.
Ripetuti atti persecutori, molestie, minacce ma anche diffamazioni, calunnie, danneggiamenti e deturpamenti commessi dal giugno di quest’anno da un soggetto nei confronti di alcuni residenti dei quartieri Peretola e Novoli. Messaggi minatori e telefonate moleste a tutte le ore del giorno, diffusione di volantini diffamatori per le vie di Peretola e realizzazione di scritte denigratorie sui muri degli edifici, disturbo del riposto suonando ripetutamente il campanello di casa, recapito di missive denigratorie con minacce di ogni genere, danneggiamenti di spazi condominiali e di un’autovettura con sostanza corrosiva e scritte sulle fiancate, deturpamenti di ogni tipo e addirittura, detrupamento della tomba della sua defunta compagna. Tra gli altri episodi contestati anche di aver danneggiato con sostanze corrosive le piante e gli spazi comuni del condominio e di aver messo fuori uso il furgone di un vicino di casa versando acido nel serbatoio. L'uomo avrebbe anche lanciato uova contro la stazione dei carabinieri e avrebbe affisso alla porta di una caserma un volantino in cui accusava una delle vittime di aver commesso un tentato omicidio. Lo scorso agosto inoltre si sarebbe presentato dai carabinieri accusando falsamente una delle vittime di averlo aggredito.
Le vittime hanno quindi denunciato i fatti alla Stazione dei Carabinieri di Firenze Peretola che, con una minuziosa attività di ricostruzione dei fatti, attuata attraverso acquisizioni documentali, analisi di filmati di videosorveglianza delle zone interessate, escussione di persone informate sui fatti e individuazioni fotografiche, hanno individuato l'uomo raccogliendo a suo carico il necessario materiale indiziario per corroborare una richiesta di misura cautelare che interrompesse questa scia di molestie che avrebbe potuto sfociare in eventi di ben più ampia portata.
Le risultanze investigative, rapportate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, hanno consentito al Sostituto Procuratore titolare del fascicolo d’indagine, dott.ssa Beatrice Giunti, di inoltrare una richiesta di emissione di misura cautelare all'ufficio GIP (Dott. Piergiorgio Ponticelli), che ha emesso l'ordinanza del divieto di dimora nei Comuni di Firenze, Prato e Fiesole e del divieto di avvicinamento alle persone offese, subito eseguito nei confronti di S.P. che pertanto dovrà allontanarsi dai citati comuni e dalla persone offese. Sin dal suo allontanamento gli stessi militari, a tutela dei denuncianti, stanno sistematicamente verificando che la misura venga rispettata.
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