I poeti del piano solo, debutta la rassegna in Sala Vanni

Giovanni Mirabassi

Un format totalmente dedicato al recital di piano solo. Un nuovo progetto ideato da Stefano Maurizi e co-prodotto da Musicus Concentus e Something Like This.
Dal 1 al 3 ottobre in Sala Vanni arriva la prima edizione de “I Poeti del Piano Solo”, una rassegna che mira ad essere un appuntamento di alto profilo artistico e che vuole dare alla città di Firenze ulteriore visibilità e prestigio collegandola ancor di più al circuito internazionale della musica contemporanea, fra jazz e nuove musiche.

Gli artisti invitati sono tutti pianisti di fama internazionale, da François Couturier a Glauco Venier, entrambi pianisti di punta della casa discografica ECM, fino a Giovanni Mirabassi, considerato fra le eccellenze italiane all’estero e molto apprezzato in diversi paesi nel mondo, in particolare in Giappone e Corea, oltre che in Francia, paese dove si è trasferito in giovanissima età.

La rassegna si apre giovedì 1 ottobre con il sopracitato François Couturier. Dopo gli studi universitari in musicologia e pianoforte classico, inizia la lunga collaborazione con il contrabbassista Jean-Paul Celea, conosciuto nel 1978 nel quintetto del batterista e compositore Jacques Thollot. Nel 1980 vince il premio Django Reinhardt dell’Accademia del Jazz ed iniziano i vari sodalizi artistici con Dominique Pifarély che danno poi vita all’album Poros, prodotto dalla prestigiosa ECM. Del 2010 il primo album piano solo Un Jour si Blanc.

Noto per le tante pubblicazioni con ECM, di cui è diventato uno dei pianisti simbolo, poetico e creativo, il suo pianismo denso e vicino a Satie, non poteva trovare migliore alloggio se non sotto il tetto della casa bavarese, in buona sintonia con molte peculiari avventure in piano solo di molti importanti nomi musicali degli ultimi anni. Ha di recente curato le colonne sonore dei film “Io Sono Li” e “Memories Of The Wind” che gli sono valse la candidatura all’European Film Award e all’Orange International film Competition; famosissimo anche il suo Tarkovsky Quartet, le cui musiche si ispirano ai film del grande regista russo.

Nominato nel 2008 Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, le sue performance in piano solo sono piuttosto rare, una vera eccezione per l’inaugurazione de I Poeti del Piano Solo.
Perugino di nascita e parigino di adozione, Giovanni Mirabassi - sul palco della Sala Vanni venerdì 2 ottobre - a soli sette anni era in grado di suonare a orecchio tutti i preludi per pianoforte di Bach, mentre spendeva le sue paghette in dischi jazz. Autodidatta, dopo alcune esperienze marcanti, tra le quali l’incontro con il grande pianista classico Aldo Ciccolini, diverse collaborazioni nell’ambito jazz (Chet Baker, Michel Portal…) e della canzone francese (Charles Aznavour, Serge Lama…), nel 1998 abbraccia la carriera di leader con l’uscita del suo primo disco Architectures, ampiamente apprezzato da pubblico e critica.

Tra i 34 dischi a suo nome registrati in più di venti anni di attività, fondamentali Avanti! (2001) premiato dalle prestigiose “Victoires de la musique”, vende più di 70.000 copie nel mondo, (((air))) con Flavio Boltro e Glenn Ferris, premiato dalla Accademia del Jazz Django Reihnardt ed il Live @Tokyo Blue Note, in trio con Gianluca Renzi al contrabbasso e Leon Parker alla batteri.

Il suo ultimo disco Mitaka Calling, uscito per la Columbia è un omaggio al cinema del grande cineasta giapponese Hayao Miyazaki, che ne ha illustrato la copertina. Mirabassi ha al suo attivo più di duemila concerti in trentacinque paesi ed è fondatore dell’etichetta Jazz Eleven.

Eccezionalmente in Italia per la rassegna I poeti del piano solo eseguirà in anteprima il repertorio del suo prossimo disco Pensieri Isolati, registrato durante il lockdown.

Chiude il programma, sabato 3 ottobre, Glauco Venier. Diplomato in organo presso il Conservatorio di Udine, studia poi al prestigioso Berklee College of Music di Boston ed inizia la sua intensa carriera artistica che lo ha vsito collaborare con alcuni dei più importanti esponenti del jazz mondiale. Innumerevoli le sue presenze a concerti sui palcoscenici di mezzo mondo, una su tutte la collaborazione di lunga data insieme a Norma Winstone con la quale ha inciso tre CD per la prestigiosa etichetta ECM, vincendo una candidatura ai Grammy Awards. Ha al suo attivo più di venti dischi e numerose partecipazioni ad incisioni di altri su etichette come Universal e Schott, ma ha anche registrato per Rai, Orf e BBC.

Con l’orchestra sinfonica e la big band della Radio/TV tedesca WDR ha inciso a Colonia il suo progetto antiche danz, ispirato a musiche della tradizione popolare colta del Friuli – la sua regione -, con gli arrangiamenti di Michael Abene e Michele Corcella. Il progetto, ripreso e rivisitato sotto il nome di Symphonika, ha inaugurato l’edizione 2012 del Mittelfest-Festival Mitteleuropeo del Friuli Venezia Giulia (che lo ha co-prodotto) e nel 2014 è uscito su CD e DVD.

Nel giugno del 2016 è uscito il suo ultimo disco in piano solo sempre per ECM registrato presso gli studi della Radio Televisione Italiana della Svizzera italiana di Lugano intitolato Miniatures; unico artista italiano insieme a Stefano Bollani e Stefano Battaglia ad aver registrato un piano solo per questa prestigiosissima etichetta di Monaco di Baviera. Del gennaio 2018 il suo ultimo lavoro con ospiti Mario Brunello al violoncello ed Helge Norbakken alle percussioni sempre per l’etichetta ECM intitolato Descansado, music for films.

Attualmente insegna presso il Conservatorio di Udine dove nel 1985 lui stesso si è diplomato e per il 2021 è prevista la registarzione di un disco per ECM, come sideman per il famoso bassista americano Steve Swallow.

Fonte: Ufficio stampa

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