Con i risultati delle elezioni regionali ancora sospesi per una quindicina di seggi, tiene banco il toto-Giunta che quest'anno più che mai non è solo un mero 'toto-nomi'. Dalla composizione della nuova Giunta, infatti, saranno chiare anche le strategie politiche del nuovo presidente Giani e il grado di permeabilità del PD alle diverse anime della coalizione che fino ad oggi è stata tenuta insieme più dalla paura della destra che dai programmi.
Dopo il 'pericolo scampato' e la scorpacciata di 'voti utili' il PD deve decidere in che modo comportarsi con la coalizione che pur ha permesso la sua vittoria. Ad oggi solo Italia Viva avrebbe due consiglieri, mentre le altre liste resterebbero fuori. In particolare dare o meno un assessorato a Sinistra Civica Ecologista, la componente più a sinistra della coalizione, indicherebbe chiaramente se il PD è aperta ad un dialogo con quel mondo che si è affidato a Giani contro l'avanzare della destra salviniana.
Una Giunta che rispecchierà tutte le anime della coalizione? Giani al momento è prudente, ma sembra quella la strada intrapresa: "Avremo sicuramente i tre soggetti fondamentali, ossia la posizione centrale del PD, dall'altro Italia Viva e poi Sinistra Civica Ecologista", così ha detto ai margini dell'incontro a Empoli con i sindaci dell'Empolese Valdelsa. Giani già nelle scorse uscite aveva fatto capire che IV e SCE dovrebbero avere la loro parte. Il nome di IV potrebbe essere quello della uscente Stefania Saccardi, anche se sembra difficile riconferma alla Sanità, mentre per SCE si parla di Serena Spinelli.
Giani, ad oggi, sembra quindi "non voler disperdere nessuna energia" della coalizione: "Alcune liste non hanno raggiunto il quorum quindi in consiglio non ci sarà Svolta! che comunque sara ripagata con altre espressioni di attenzione. Non ci saranno i Verdi che hanno avuto un brillante risultato non avendo organizzazione sul territorio, non ci sara poi la lista Orgoglio Toscana, la alla mia persona su cui hanno contato i decimali, ma in questo caso avevo avvertito che era una lista che avrebbe dato il suo contributo ma che nel governo si identificava in me. Infine alla società civile che nelle liste ha offerto passione e contributo, sarà offerta la possibilità di far parte della squadra di governo, nessuna delle energie che hanno fatto parte di questa esperienza si deve sentire demotivata ed esclusa".
L'obiettivo, quindi, sembra quello di rivendicare una certa autonomia dai partiti e quello di vestire i panni del "presidente dei toscani", come lui stesso ha dichiarato. Al momento Giani resta comunque prudente, "al momento non sono entrato ad affrontare le caratteristiche della Giunta e la squadra di governo", sintomo che le trattative sono ancora aperte. Una cosa è certa: oltre ad offrire un assessorato bisognerà trovare anche punti di contatto sul programma. Qui si giocherà, forse, la sfida di Giani.
Giovanni Mennillo
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