Il 'cammino' dei migranti in Italia, il volume dell'istituto Dirpolis

(foto Sea Watch Facebook)

Migrazioni e frontiera sono temi che uniscono e dividono e che oggi richiedono definizione di politiche e disponibilità di competenze, ma anche capacità di analisi e di comunicazione. Curato da Francesca Biondi Dal Monte, ricercatrice di Diritto Costituzionale, e da Emanuele Rossi, professore ordinario di Diritto Costituzionale, entrambi dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politiche, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato pubblicato “Diritti oltre frontiera. Migrazioni, politiche di accoglienza e integrazione” (edizioni Pisa University Press), il volume che presenta i saggi e gli interventi di 22 autori, fra docenti e ricercatori universitari, operatori e formatori nel campo dei diritti umani e di enti del terzo settore, esponenti delle forze dell’ordine e delle prefetture.

Il saggio rientra nell’ambito delle attività del progetto “Lumit” (acronimo di “Lucca Migration Task Force”), finanziato con le risorse del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (2014-2020). Obiettivo generale del progetto è stato creare un sistema di facilitazione dell’accesso ai servizi territoriali e della loro promozione affinché il territorio, inteso come network di soggetti pubblici (Prefettura, Questura ed enti locali), possa rispondere in modo sinergico e uniforme alla variabilità di fenomeni e politiche migratorie e alle criticità di gestione e controllo che ne derivano.

Sono quattro le sezioni di cui si compone il volume in cui si affrontano tutte le tappe del “cammino” dei migranti nel nostro Paese, sotto la lente della giurisprudenza e della applicazione materiale delle norme: dall’ingresso dei migranti nel territorio al diritto di asilo e alle altre forme di protezione, fino ai temi del lavoro sociale e della sussidiarietà. Il volume si conclude poi con alcuni contributi in cui le esperienze e le criticità raccolte dagli operatori sul campo raccontano dal vivo il sistema dell’accoglienza nel nostro Paese, con un focus particolare sulla Provincia di Lucca, sede del progetto “Lumit".

Qual è la condizione giuridica degli stranieri in Italia? Quali sono le politiche e le azioni che, sul territorio nazionale, vengono realizzate per dare attuazione alla Costituzione e alle norme internazionali? Quanto risulta chiara la distinzione tra migrazioni economiche e migrazioni forzate? Qual è il limite – la “frontiera” – che la Costituzione indica e che, in coerenza con gli obblighi internazionali e derivanti dall’appartenenza all’Unione europea – consente di distinguere la condizione giuridica degli stranieri da quella dei cittadini nazionali? Sono alcune delle domande a cui il volume e gli autori cercano di dare risposte, poiché la “frontiera” – come chiarisce Emanuele Rossi – non è soltanto fisica e non riguarda unicamente il confine territoriale, acquisendo un significato più ampio come “separazione” tra un “noi” ed un “loro”, e come limite nella costruzione di società inclusive.

E “se il radicamento e la diffusione dell’immigrazione si è concretizzata in Italia in una fase storica densa di cambiamenti decisivi per la società italiana – spiega Francesca Biondi Dal Monte, che oltre al progetto Lumit, coordina alla Scuola Superiore Sant’Anna l’area di ricerca Dream (acronimo di “Documentazione, ricerca e analisi sulle migrazioni”) e il ‘modulo Jean Monnet’ Mars (acronimo di “Migration, Asylum and Rights of Minors”) - nuove sfide attendono oggi lo Stato italiano, così come tutti gli Stati nazionali, poiché oltre all’attenzione politica sulla gestione dei rifugiati e delle frontiere, vi è l’ordinaria amministrazione della migrazione e dell’integrazione di coloro che si trovano sul territorio. “Basti pensare – conclude la ricercatrice - all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia Covid-19 e all’impatto che essa ha avuto sulla popolazione mondiale e in particolare su coloro che sono maggiormente esposti a marginalità sociale ovvero agli stranieri accolti o presenti nei centri dell’immigrazione”.

Gli autori dei contributi sono Eduardo Barberis, Francesca Biondi Dal Monte, Marta Bonetti, Sergio Bontempelli, Anna Brambilla, Michela Castiglione, Sara Cei, Giuseppe Delle Vergini, Davide De Servi, Elisa Galli, Monia Giovannetti, Luca Gori, Lucia Iuzzolini, Francesca Meoni, Noris Morandi, Federico Oliveri, Rita Reale, Emanuele Rossi, Giorgio Sordelli, Daniele Stefanelli, Mariateresa Veltri, Elena Vivaldi.

“Lumit” è il progetto realizzato tra il 2019 e il 2020 nell’ambito dell’avviso Fami “Capacity Building”, è volto a rafforzare la capacità organizzativa delle Prefetture per l’erogazione di servizi mirati a carattere innovativo rivolti a cittadini di paesi terzi, ed ha visto come capofila la Prefettura di Lucca, in partenariato con il Consorzio Co&SO e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Tra le varie attività progettuali, è stato realizzato anche un corso di alta formazione in tema di immigrazione e asilo, rivolto agli operatori dei servizi pubblici diretti all’utenza straniera: dipendenti delle amministrazioni pubbliche e operatori del privato sociale impegnati nei servizi per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno, nei servizi demografici, nei servizi sociali, nei servizi sanitari, nei servizi scolastici...

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna

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