Un muro d’arte con i simboli della comunità del Chianti e della Valdelsa. Il paesaggio tipico di campagna con i filari di cipressi che costeggiano chiese e antiche casolari, il Borghetto e il Circolo Semifonte, la Cappella di San Michele Arcangelo, la campagna piena di vita, animata da cinghiali e volatili, rappresentano la bellezza bifronte di Barberino Tavarnelle. Il giorno e la notte, immagini ricche di colori vivaci e contrastanti, evocano un continuum naturalistico con il parco della Pineta di Tavarnelle, spazio e terra vitale, dove il muro si radica e si affaccia. E’ un intervento di arte pubblica che ha riqualificato l’intera parete che separa e unisce la Rsa Naldini Torrigiani di Tavarnelle e l’area verde pubblica quello che è stato realizzato in questa tranquilla zona di Tavarnelle, particolarmente fruita da giovani, anziani e appassionati lettori. La realizzazione dell’opera è frutto di un lavoro di squadra che ha fuso energie e risorse messe in campo dalla Rsa Rosalibri di Greve in Chianti, presieduta da Marco Lazzerini, con il contributo di Coop 21 e della Misericordia di Barberino Tavarnelle, il patrocinio e la collaborazione del Comune che è stato tra i soggetti promotori.
Ad aver realizzato il muro d’arte uno street artist peruviano di grande talento di adozione toscana, Jamesboy, che ama dipingere e arricchire spazi pubblici con le diverse immagini ed espressioni in cui si manifesta la bellezza, “quella dimensione che invita ad amare luoghi e ambienti in cui si cresce – dichiara l’artista - a rispettare il patrimonio collettivo nella quotidianità, osservando i particolari che ci circondando, procedendo lentamente. Chi vive in modo slow dando valore al tempo senza rincorrerlo sa cogliere consapevolmente quello che la vita ci offre di meglio. Ed ogni volta è una scoperta nuova come il soggetto che ho scelto per dare nuova luce a quest’angolo, pieno di cultura di comunità, di Tavarnelle”. Il lavoro è stato realizzato dall’associazione MixedMedia, presieduta da Matteo Ceccherini.
“I muri imbrattati possono rinascere in muri d’artista - aggiunge Matteo Ceccherini - l’obiettivo è stabilire un punto di contatto tra arte pubblica e comunità, gli spazi urbani riqualificati con murales e forme d’arte possano mantenersi nel tempo ed educare anche i più giovani al bello”. Un ringraziamento da parte dell’amministrazione comunale è rivolto a Rosalibri e a tutti i partner del progetto per la realizzazione di quello che è un vero e proprio intervento di arte contemporanea. “Abbiamo aderito e sostenuto con entusiasmo – dichiara Marco Lazzerini - alla proposta avanzata dall’amministrazione comunale poiché abbiamo pensato che attraverso l'intervento dell'artista quel muro non sarebbe stato più una separazione ma un collegamento fra l'interno e l'esterno della struttura. E la prima cosa che Rosalibri fece al momento dell'acquisto della RSA fu infatti di aprire un passaggio fra il nostro giardino e la pineta, spazio che mette in contatto i due spazi sia formalmente che idealmente”. La metamorfosi del muro dipinto, che crea aperture e lancia nuovi punti di vista, evocando colori e sfumature che sono propri del luogo, costruisce un punto di contatto tra mondi diversi. E’ il muro che alza, non barriere, ma la voce dell’inclusione.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino
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