Processione straordinaria a Empoli con il crocifisso del '300

Crocifisso delle Grazie

Lunedì 14 settembre alle 21,15 dalla Collegiata di Sant’Andrea, dove è gelosamente custodita da più di sei secoli, uscirà quella che non è azzardato definire come l’immagine sacra più cara ai fedeli empolesi: il crocifisso ligneo della seconda metà del ‘300, protagonista di uno degli eventi miracolosi che hanno contraddistinto la storia della città. La processione si snoderà in un percorso che attraverserà una parte del centro storico (piazza Farinata degli Uberti, via Leonardo da Vinci, via Cavour, via Giovanni da Empoli, via Roma, piazza della Vittoria, via del Giglio e rientro nella piazza principale) e sarà presieduta dall’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, che a conclusione impartirà la solenne benedizione dal sagrato. Insieme a lui, tutti i sacerdoti e le parrocchie del Vicariato di Empoli e una rappresentanza dell’amministrazione comunale (quella del 14 settembre sarà un evento unico e diverso da quella del Corpus Domini, che si è tenuto in forma ridotta quest'anno, NdR).

La processione, supportata da un servizio di filodiffusione su tutto il tragitto, sarà animata da preghiere, riflessioni e dai canti eseguiti dalla Corale Santa Cecilia. Tutte rispettate le norme anti Covid e tutti i partecipanti saranno tenuti ad indossare la mascherina e a disporsi secondo le indicazioni del personale volontario incaricato.

Questa occasione è propizia per raccontare la storia di questa immagine, oggetto di tanta devozione popolare, e dell’evento che la rese tale nei secoli. Dobbiamo tornare indietro fino all’anno 1399, quando la peste imperversava senza tregua su quasi tutto il territorio toscano. In concomitanza con questo flagello sorsero numerose compagnie, o confraternite, di religiosi e laici che attraverso particolari rituali si recavano in processione da una zona all’altra per portare il conforto della preghiera e auspicando la fine dell’epidemia, nonché delle rivalità politiche e familiari che seminavano odio e vittime all’interno delle città.

A Empoli giunse la Compagnia dei Bianchi, il cui abbigliamento era caratterizzato da lunghe vesti di lino bianco (in ricordo del Battesimo), il volto coperto da un cappuccio con ricamata una croce rossa che si ritrovava anche sul petto e un cingolo legato ai fianchi. In processioni notturne con candele accese invocavano la fine dell’epidemia e il ritorno a una vita pacifica e dignitosa.

Un folto gruppo di fedeli si unì alla compagnia e portò, in segno di protezione, il crocifisso di legno che era oggetto di venerazione in Collegiata. La meta di queste peregrinazioni non era significativa: l’importante era camminare con la candela in mano, con lo sguardo rivolto alla croce e le labbra mosse dalla preghiera. Da Empoli, in pochi giorni giunsero in Val di Marina, nei pressi di Calenzano.

Si fermarono per riposarsi in una radura e appoggiarono l’immagine del Crocifisso a un mandorlo avvizzito per l’aridità dell’estate in corso. Era il 24 agosto. Dopo la breve pausa di riposo, i pellegrini, riprendendo il cammino, si resero conto che il mandorlo era divenuto rigoglioso e carico di fiori. Nella mente fervida di un popolo vessato dalle malattie e diviso dalle sanguinose vendette, non è difficile immaginare l’impatto che riscosse un evento del genere. Da quella data, ogni venticinque anni, la Collegiata di Empoli dedicata al Santissimo Crocifisso delle Grazie, questo il nome preciso, un particolare giubileo. L’ultimo giubileo è stato nel 1999, il prossimo nel 2024: nel mezzo l'evento del prossimo 14 settembre.

«In questo anno così complicato dal punto di vista sanitario è sembrato opportuno dedicare a questa figura, che tante preghiere degli empolesi ha raccolto nei secoli, un momento di preghiera specifico - spiega il Proposto Don Guido Engels -. Non è stato facile organizzare questa iniziativa, anche per le norme anti Covid da seguire, ma siamo convinti della necessità del popolo cristiano di ritrovarsi e pregare insieme, nel ricordo di chi è stato colpito, magari anche indirettamente, dalla malattia e dalle sue conseguenze sulla vita quotidiana, familiare e professionale. Non dimentichiamo il messaggio di pace e di fraternità rivolto a tutti i cittadini, come fecero i nostri antenati».

I sacerdoti della Collegiata ringraziano tutti coloro che prenderanno parte a questa iniziativa, e soprattutto i numerosi volontari che ne hanno permesso la realizzazione.

PERCORSO DELLA PROCESSIONE - Partenza alle 21.15 da piazza Farinata degli Uberti, per Canto Pretorio, Via Leonardo da Vinci, Via Cavour, Via Giovanni da Empoli, Via Roma, Piazza della Vittoria con giro del monumento, Via del Giglio, Canto Guelfo, Piazza Farinata degli Uberti.

PROVVEDIMENTO TEMPORANEO – Dalle 21 alle 23 di lunedì 14 settembre 2020 sarà sospesa temporaneamente la circolazione, per il tempo strettamente necessario al passaggio della Processione nei tratti delle vie specificati: Collegiata di Empoli Piazza Farinata degli Uberti, Canto Pretorio, Via Leonardo da Vinci, Via Cavour, Via Giovanni da Empoli, Via Roma, Piazza della Vittoria monumento, Via del Giglio, Canto Guelfo, Piazza Farinata degli Uberti.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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