Sono passati dieci mesi da quando il percorso partecipativo e di presentazione del progetto di impianto eolico di Monte Giogo di Villore e Corella è iniziato: dalle prime assemblee pubbliche del 2019 (in presenza) al Teatro Giotto di Vicchio il 19 novembre e nella Sala Consiliare a Dicomano il 20 novembre, fino alle 2 assemblee nelle due frazioni di Villore del 17 dicembre e a Corella del 2 dicembre. A questo è seguita una visita, in due date, all’impianto eolico di Rivoli Veronese.
“Personalmente e comunque in rappresentanza del comune di Vicchio, ha commentato l’assessore all’ambiente Franco Vichi, sono stato presente a tutte le 8 riunioni in collegamento telematico previste dall’inchiesta pubblica indetta dalla Regione Toscana, dove è stato nuovamente illustrato e discusso il progetto dell’azienda veronese AGSM con una media di cittadini partecipanti alle sessioni on line oltre le 110 persone, dalla punta max di 165 persone registrate nella 1a sessione del 18 maggio 2020 al minimo di 54 persone presenti nell’ultima sessione del 24 Agosto, per un totale di 37 ore”.
Molti si sono chiesti in questi mesi se 4 Assemblee pubbliche e 37 ore in via telematica, sono state sufficienti per farsi un’idea del progetto? I giudizi ovviamente restano soggettivi, anche se le valutazioni tecniche spettano alla Regione. “Adesso, aldilà dei “no e dei sì a prescindere”, e dei tanti dubbi o certezze positive registrati finora nel percorso di coinvolgimento delle popolazioni locali e dei cittadini interessati all’argomento, ha continuato l’assessore, crediamo sia arrivato il tempo del pronunciamento degli esperti che affiancano la Regione in questa complessa trattazione ed esame progettuale .Senza entrare nei dettagli progettuali, ci sentiamo di dire che il percorso di coinvolgimento e di consultazione delle popolazioni interessate sin qui adottato ci è sembrato ampio e correttissimo e la richiesta del proponente il progetto, l’azienda AGSM- accolta dalla Regione, con PEC del 2 Settembre u.s.- di utilizzare per legge i 6 mesi di tempo per rispondere a tutte le osservazioni (dlg.n.152/2006), è giusto e ciò andrebbe a favorire la trasparenza e la miglior circolazione di idee e del confronto su un tema di grande prospettiva ambientale ed energetica, quale il bisogno di energia trasformando l’energia del vento in energia elettrica”.
Il comune di Vicchio ha espresso per iscritto, come previsto dalla legge, le proprie osservazioni, così come lo hanno fatto altri enti e cittadini privati alla Regione, sugli aspetti paesaggistici, geotermici, geologici, acustici, ecc. ed è in attesa di una risposta che dovrà pervenire per iscritto entro il prossimo 2 marzo, come da legge. Poi, la decisione politica, che troverà la sua collocazione naturale nella Conferenza dei Servizi, indetta dalla Regione alla fine dell’iter burocratico, che si ipotizza entro l’estate 2021. Insieme al Ministero ed altri 58 enti, dai comuni del territorio, alle provincie di Forlì Cesena, alla Soprintendenza, alla Regione Toscana, alla Regione Emilia Romagna, ai Vigili del fuoco, all’Arpat, ai Consorzi di Bonifica, Peraltro, pur in presenza della pandemia, la Regione Toscana ha ritenuto valido iniziare ad esaminare l’iter progettuale approvando il Procedimento Unico di Autorizzazione il giorno 23 marzo 2020. Ed è da lì che è partito il procedimento di legge, dopo la tappa del 31 dicembre 2019, giorno in cui AGSM presentò il progetto in Regione.
“L’inchiesta pubblica aveva ed ha avuto la finalità di approfondire la conoscenza del progetto tra i cittadini e di registrare un dibattito fra le diverse posizioni per far emergere un confronto e far conoscere i temi sul tappeto, ha ripreso Vichi. Temi complessi e ad alta valenza pubblica, perché investono l’uso del territorio in un rapporto nuovo di sostenibilità ambientale”.
Fin da adesso, chiunque fosse interessato, può consultare il sito della Regione Toscana ed ognuno potrà farsi un’opinione al riguardo, leggendo le oltre 150 pagine dell’inchiesta pubblica, mentre sul sito di Agsm troverà la relazione e le tavole del progetto completo. Si tratta di un progetto con numeri importanti perché genererà 80 Gwh annui per un fabbisogno di energia elettrica per uso civile stimato per 100.000 persone.
“In questo confronto pubblico abbiamo captato più di una volta una certa approssimazione e l’abilità di pochi nel glissare su un nodo rimasto ai margini dell’informazione, ma che riteniamo importante invece da sottolineare e che riguarda la segretezza di alcuni dati tecnici e scientifici, sui quali si è scatenata un contraddittorio fra Azienda proponente e persone contrarie (a prescindere) all’ipotesi progettuale. Sulla validità dei dati anemologici, sull’esistenza e la stima di producibilità dell’opera proposta depositata in Regione, ad ospitare le pale, tanto per fare un esempio. Bene, certi dati tecnici, sono a conoscenza dell’ente Regione, ma non possono essere sviscerati a destra e a manca. Per legge. Non vogliamo prendere le parti di nessuno, ma su alcune parti del Progetto è la Regione, solo la Regione, con i suoi professionisti del settore, che può essere a conoscenza di quei dati tecnici sui quali costruire una valutazione tecnica. È facile capire perché, è una sorta di segreto industriale in quanto sull’eolico non siamo di fronte al quadro simile dei concorsi pubblici, dove possono partecipare in 10,100, 1000,ecc. ovvero in contemporanea tantissimi soggetti. La legge, in Italia, prevede che per quanto concerne la progettazione di parchi o impianti eolici si esamina solo un progetto alla volta. Cioè, se va bene, il Progetto X si approva, se va male si boccia e - solo dopo la bocciatura, la Regione -, con l’ausilio della Conferenza dei Servizi, potrà iniziare ad esaminare un Progetto nuovo presentato da Y. È evidente che eventuali competitor del settore potrebbero approfittare della conoscenza di certi dati progettuali per infangare o manipolare ora e/o subentrare domani”
L’ultima parola sul Progetto di Impianto Eolico spetta alla Regione attraverso la Conferenza dei Servizi, dopo aver visionato la VIA (Valutazione di Impatto ambientale); dopo aver visionato le Osservazioni e le risposte della società proponente alle 8 pagine presentate dalla Regione in questi giorni ad Agsm, per conto di cittadini, enti e associazioni; dopo aver letto la relazione finale della Presidenza dell’Inchiesta Pubblica conclusasi il 24 agosto.
Intanto, in questa fase, una notizia arriva da un soggetto terzo, ovvero, dall’Università degli Studi di Firenze: notizia anticipata nella sessione del 24 agosto circa la ventosità del luogo (Villore) che risulta essere eccellente. Così l’ateneo fiorentino, attraverso il responsabile dei sistemi avanzati ed energie rinnovabili. Senz’altro una notizia significativa.
“Quel che conta adesso sono le risposte di AGSM e della Regione Toscana, ha poi concluso Vichi e successivamente l’atto conclusivo ovvero la convocazione della Conferenza dei Servizi che darà l’esito del procedimento, dove anche noi faremo la nostra parte fino in fondo, tenendo presenti gli interessi della nostra comunità. AGSM, dovrà punto per punto, replicare alle osservazioni presentate pubblicamente dai cittadini e dagli enti pubblici e privati, prendendosi tutti i 6 mesi di tempo a disposizione previsti dalla legge; la seconda, dovrà valutare la portata della replica del proponente e valutare tutte le compatibilità geologiche, paesaggistiche, acustiche, ecc. e di sostenibilità ambientale in modo da uscire con una decisione ponderata negli interessi delle comunità e del futuro di chi vive ed opera in questo nostro bellissimo territorio. Ecco, questi sono i motivi per cui non bisogna farsi prendere dalla fretta nell’assumere le decisioni. Ponderare i pro e i contro. E poi scegliere”
Franco Vichi Assessore all’Ambiente Comune di Vicchio
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