Le donne imprenditrici guardano con apprensione all'apertura dell'anno scolastico, e alle incognite sul funzionamento degli istituti legate a una possibile seconda ondata di Covid-19: le indagini demoscopiche relative al periodo del lockdown hanno dimostrato, infatti, che il peso della gestione della famiglia è ricaduto in gran parte sul genere femminile. "Ai candidati alle elezioni regionali in Toscana - afferma Antonella Giachetti, presidente di Aidda Toscana - chiederemo il potenziamento dei servizi pubblici: se non scolastici, almeno di assistenza, per garantire alle donne pari diritti di poter lavorare rispetto agli uomini".
Secondo la presidente regionale dell'associazione delle donne imprenditrici e dirigenti d'azienda, infatti, la riapertura delle scuole può comunque generare ulteriori problemi alle lavoratrici madri nel momento in cui non sia garantita una efficiente gestione di eventuali contagi, circostanza che finirebbe per far ricadere sempre sulle donne le inevitabili conseguenze. Per un'impresa avere lavoratrici che non sono più padrone di se stesse, perché non c'è più scuola o perché manca l'assistenza pubblica, è un incubo. Ci sono casi di associate ad AIDDA anche nelle province diverse da Firenze, le cui lavorazioni aziendali si basano sul lavoro di donne e che dopo la chiusura per lockdown continuano a registrare presenze limitate a poche ore settimanali il che rende veramente difficile garantire una normale attiività produttiva. Ed in relazione alla riapertura delle scuole è estremamente necessario efficientare anche la "macchina" dei test veloci che devono essere fatti anche due volte la settimana in classe, evitare i test sierologici che non risolvono il problema della immediata individuazione dei contagi ed eliminare il faraginoso obbligo di due tamponi negativi consecutivi per tornare alla vita normale. "Fra poco arriverà l'influenza stagionale - osserva la presidente dell'associazione - e quindi bisogna veramente disporre di test rapidissimi e immediati per il Covid"
Dunque, sostiene Giachetti, è necessario potenziare il sistema dell'assistenza, e a questo proposito Aidda Toscana suggerisce anche di valorizzare il ruolo dei medici di base rendendoli un immediato interlocutore nella valutazione delle problematiche di salute della famiglia, e, infine, la trasformazione più importante: cominciare a cambiare "il paradigma di pensiero per cui gli anziani e i bambini sono un problema delle donne, e non un problema di tutta la società civile".
Fonte: Ufficio Stampa
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