L'arcobaleno dell'infanzia, con i sorrisi dei bambini e i colori della pace, torna di 'Casa' a Marcialla, tra le colline della Valdelsa e del Chianti. In tempo di Covid, momento in cui in l’attività amministrativa di un ente locale può rallentare, il Comune di Barberino Tavarnelle ha continuato ininterrottamente a lavorare compiendo un piccolo grande miracolo. L'amministrazione comunale non solo si è adoperata per garantire in piena sicurezza l'accoglienza a tutti gli studenti nelle scuole del territorio, in vista del suono della prima campanella previsto il 14 settembre, ma ha potenziato l'edilizia scolastica creando nuove opportunità e strutture dove crescere e investire nell’educazione dei cittadini del futuro.
Gli spazi disponibili e necessari a rispondere alle esigenze della popolazione scolastica aumentano con la rinascita della scuola dell'infanzia la Casa dell'Arcobaleno di Marcialla, sorta da una nuova costruzione e non da un’operazione di restyling. Una struttura green, rispettosa dell'ambiente e sicura, realizzata con l'utilizzo di materiali ecosostenibili, autonoma sotto il profilo energetico grazie all'impiego di fonti energetiche alternative, che aprirà i battenti sabato 5 settembre alle ore 11 alla presenza del sindaco e della giunta comunale. Spazi ampi e confortevoli, caratterizzati da una grande agorà dove condividere i momenti sociali e le opportunità di relazione della giornata scolastica, tre aule, dotate ciascuna di servizi, un refettorio, un punto cottura e uno spazio polivalente destinato all'attività motoria e ai giochi cui si potrà accedere dall'esterno e che potrà essere messo a disposizione della comunità.
"Oltre a soddisfare le esigenze della popolazione scolastica in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo - dichiara l'assessore alle Politiche educative - abbiamo destinato strumenti e risorse dell'unione comunale del Chianti Fiorentino, un importo pari ad un milione e duecentomila euro, cofinanziato per circa la metà da risorse statali, nella realizzazione di una nuova scuola che al momento accoglierà una classe e potrà arrivare nei prossimi anni a due sezioni. La scuola è bella, ampia, colorata e progettata per offrire ai bambini l'opportunità di esprimere creatività e coltivare il senso di comunità come principio fondante del loro percorso di apprendimento".
A progettare la nuova scuola gli architetti Alberto Masoni, responsabile dell'ufficio Progettazione Opere pubbliche del Comune di Barberino Tavarnelle e Sandra Calosi, che ha lavorato per un periodo nell'area tecnica Lavori pubblici alle dipendenze del Comune di Barberino Val d'Elsa, prima della fusione con il Comune di Tavarnelle val di Pesa.
"Stiamo organizzando un taglio del nastro essenziale e semplificato - aggiunge l'assessore - nel rispetto delle misure antiCovid per dare l'opportunità alle famiglie del nostro territorio di visitare a piccoli gruppi gli ambienti interni ed esterni, un ampio giardino attrezzato con elementi ludici che avvolge e circonda la struttura della nuova Casa dell'Arcobaleno".
"L'edificio è stato progettato per esprimere al massimo le prestazioni ambientali - precisa l'assessore ai Lavori Pubblici - con la predisposizione e l’installazione integrata di pannelli solari termici, pannelli fotovoltaici ed altri dispositivi per l’impiego delle energie alternative. È caratterizzato inoltre dalla massima accessibilità, spazi esterni ed interni sono a misura di studente diversamente abile".
La nuova scuola è strutturata su un unico piano e gli ambienti che la caratterizzano, funzionali alle diverse attività scolastiche, sono collegati con l’area del giardino che riflette la vita naturale all’interno dell’edificio e quella della giornata didattica all’esterno. "Con la costruzione di questo nuovo plesso - conclude il sindaco - che arricchisce il patrimonio di edilizia scolastica del nostro territorio intendiamo mettere il bambino e le diverse esigenze legate alla sua crescita sociale e culturale al centro delle politiche educative del comune, la qualità del luogo di apprendimento è essenziale perché lo studente si senta protagonista della vita scolastica nella quotidianità”.
Fonte: Ufficio stampa Associato del Chianti Fiorentino
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