Questa notte, in occasione dell'anniversario della fondazione della Fiorentina, circa 40 tifosi si sono ritrovati sul ponte Santa Trinita e tra striscioni, cori, fumogeni e allontanamento di persone ora gli ultras rischiano la denuncia per manifestazione non autorizzata.
I 40 tifosi avrebbero srotolato uno striscione, acceso fumogeni e intonato qualche coro. Durante i festeggiamenti un giornalista si sarebbe avvicinato per fare alcune foto, ma gli ultras lo avrebbero allontanato e spintonato. Nel movimento delle persone il cellulare del giornalista sarebbe anche caduto per terra finendo per essere calpestato.
Sul posto sono intervenuti polizia e personale della digos. Coloro che hanno affrontato il giornalista rischiano anche di essere accusati dei reati di violenza privata e danneggiamento. Secondo quanto emerso gli ultras avrebbero invitato anche un passante ad andarsene. Quest'ultimo gli avrebbe chiesto, durante l'accensione dei fumogeni, di avere rispetto del luogo storico in cui erano.
Ast, il sindacato chiede al prefetto tutela per il lavoro dei giornalisti
L'Associazione Stampa Toscana denuncia con sgomento l'aggressione subita da Massimo Sestini, fotoreporter di fama mondiale, ma soprattutto collega appassionato del suo lavoro, da parte di un gruppo di pseudo tifosi che stavano srotolando uno striscione sul ponte Santa Trinita, a Firenze. Sestini, naturalmente, ha cercato di fare il suo lavoro, come in migliaia di altre situazioni. Il gruppo si è scagliato contro di lui minacciandolo e spingendolo. Qualcuno si è anche preoccupato di distruggere il suo cellulare, calpestandolo. Massimo Sestini, giornalista da sempre in prima linea, si è qualificato invocando il diritto di cronaca. Invano. Allora ha chiamato il 113. Tre volanti della polizia sono prontamente intervenute e le indagini sull'episodio sono in corso.
L'Associazione Stampa Toscana ringrazia il questore, Filippo Santarelli, per aver prontamente preso in mano la situazione, ma si rivolge anche al prefetto, Laura Lega, sempre sensibile nei confronti di chi fa informazione, perchè il lavoro dei giornalisti, a qualsiasi livello, venga tutelato nel modo più efficace. Il sindacato si stringe anche al caro Massimo, fra l'altro presidente del gruppo di specializzazione dei fotoreporter toscani, esprimendo non solo solidarietà e sostegno, ma anche affetto sincero per un collega che ha sempre onorato la professione.
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