Elio Germano interpreta Céline, tutto esaurito a Pistoia

Teho Teardo ed Elio Germano (foto Elia Falaschi)

Per le condizioni meteorologiche previste per il fine settimana, lo spettacolo VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE di e con Elio Germano e Teho Teardo, tratto da Céline, che era in programma DOMENICA 30 AGOSTO (ore 21.15) alla Fortezza Santa Barbara, nell'ambito de cartellone estivo dell'Associazione Teatrale Pistoiese “Spazi aperti”, è spostato al Teatro Manzoni di Pistoia (Corso Gramsci, 127).

Data la diversa capienza dello spazio, è quindi disponibile un ulteriore, ma limitato, quantitativo di biglietti in prevendita alla biglietteria del Teatro Manzoni (tel. 0573 991609 – 27112). La biglietteria sarà aperta, oltre al consueto orario, anche nel pomeriggio di sabato 29 e domenica 30 agosto dalle 16 alle 19 e la sera della rappresentazione dalle ore 20.15.


Tutto esaurito alla cinquecentesca Fortezza Santa Barbara di Pistoia, domenica 30 agosto (ore 21.15) per Elio Germano e Teho Teardo che portano in scena, nell'ambito del cartellone estivo “Spazi aperti” dell'Associazione Teatrale Pistoiese, “Viaggio al termine della notte” liberamente tratto dal testo di Louis-Ferdinand Céline.

Avvalendosi della straordinaria sensibilità interpretativa di Elio Germano, Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del “Viaggio” restituendo, in una partitura inedita, la disperazione grottesca del capolavoro di Celine che qui ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics.

Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico, nella quale le immagini evocate dal testo interpretato da Germano si inseriscono nelle atmosfere cinematiche di Teardo; un succedersi di eventi sonori e verbali dove la voce esce dalla sua dimensione tradizionale fino a divenire suono. Ed è in quel suono che emergono nuove prospettive sulle disavventure di Bardamu e sugli orrori della guerra mondiale che travolge le relazioni tra gli uomini quanto i continenti. Il pessimismo sulla natura umana, sulle istituzioni, sulla società e sulla vita in generale, diviene inconsolabile fino a non conceder più alcuna speranza al consorzio umano.

La scenografia è quasi inesistente. Il palco, scarno e immerso nel buio, lascia spazio a una scrittura dalla spiccatissima natura, una partitura “impressionista” che diventa essa stessa narrazione e si fa interprete del genio di Céline.

Conosciutisi sul set de Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, Elio Germano e Teho Teardo sono legati da una sincera amicizia e da una solida affinità artistica. Hanno deciso di mettere in piedi Il Viaggio di Céline in occasione di un Festival al Palaexpo, in cui gli fu chiesto un intervento su un testo. Quello che doveva essere un singolo episodio è diventato invece una tournée che a distanza di anni non si è mai conclusa. Significativa la data d’esordio dello spettacolo nel 2012: quella Genova nella quale è ambientato Diaz dello stesso Vicari, film che vede ancora impegnati i due artisti, l’uno come attore e l’altro come autore della colonna sonora.

Elio Germano ha interpretato nel 2016 il ruolo di San Francesco nel film “Il Sogno di Francesco”, diretto dai registi francesi Renaud Fely e Arnaud Louvet; sono poi usciti (nella primavera 2017) il film di Edoardo Falcone “Questione di Karma” con Fabio De Luigi e il film di Gianni Amelio “La tenerezza” con Renato Carpentieri, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti. Nel 2016 ha interpretato “Nino Manfredi” nel film omaggio per Rai 1 per la regia di Luca Manfredi. Nel 2017 torna a lavorare con Daniele Luchetti nel film “Io sono Tempesta” con Marco Giallini. Nel 2018 prende parte al film di Gianni Zanasi “Troppa grazia” con Alba Rohrwacher ed è il protagonista nei panni del pittore Antonio Ligabue in “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, per il quale ha recentemente vinto l’Orso d’Argento come migliore attore protagonista alla Berlinale 2020. Nei primi mesi del 2019 prende parte al film di Marco Bonfanti “L’Uomo senza gravità” e partecipa al secondo film dei fratelli D'Innocenzo “Favolacce”, anch’esso premiato alla Berlinale 2020 per la migliore sceneggiatura.

Teho Teardo, nato a Pordenone, è compositore, musicista e sound designer. Ha composto le colonne sonore di Denti di Gabriele Salvatores, Lavorare con lentezza di Guido Chiesa, L’Amico di famiglia e Il Divo di Paolo Sorrentino, La ragazza del lago e Il Gioiellino di Andrea Molaioli, Una Vita Tranquilla di Claudio Cupellini, Il Passato è una terra straniera, Diaz e La Nave Dolce di Daniele Vicari, Quo Vadis Baby (serie tv), Gorbaciof di Stefano Incerti, Triangle di Costanza Quatriglio e La verità sta in cielo” di Roberto Faenza Vince il David di Donatello, il Nastro d'Argento, il Ciak d'Oro e il Premio Ennio Morricone.

Con Blixa Bargeld degli Einsturzende Neubauten realizza gli album Still Smiling, Nerissimo e l’EP Spring!. Collabora con Erik Friedlander, con cui registra Giorni rubati, album ispirato alla poesia di Pasolini. A settembre 2012, collabora con il fotografo francese Charles Fréger per allestire un progetto live poi pubblicato col nome Music for Wilder Mann. Nel 2014, scrive le colonne sonore per tre film di Man Ray, che saranno poi pubblicate nell’album Le retour à la raison, e compone le musiche per lo spettacolo teatrale The Matchbox di Joan Sheehy.

Pubblica gli album Ballyturk, Arlington e Grief is the thing with featers, le cui musiche saranno poi utilizzate nelle omonime pièce teatrale del drammaturgo irlandese Enda Walsh (già noto per aver scritto “Lazarus” con David Bowie ma anche il film “Hunger” di Steve Mc Queen) andate in scena a Galway, New York e Londra.

Attualmente, è nuovamente impegnato al fianco di Walsh per il nuovo spettacolo Medicine e sta scrivendo le musiche per un film della regista Ildikó Enyedi, Orso d’Oro a Berlino 2017. Ha collaborato con Vinicio Capossela nella scrittura e negli arrangiamenti di alcuni brani dell’album “Ballate per uomini e bestie” pubblicato nel 2019.

A marzo 2020, pubblica l’album Ellipses dans l’harmonie, interamente ispirato alla musica contenuta nelle pagine dell'Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, la cui copia originale è custodita nell’archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che ha prodotto e commissionato l’album.

FORMAZIONE

Elio Germano: voce
Teho Teardo: chitarra, live electronics
Laura Bisceglia: violoncello
Ambra Chiara Michelangeli: viola
Elena De Stabile: violino

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