Da questa sera fino a giovedì 27 agosto la straordinaria cornice dell’Arena Geotermica Enel Green Power di Larderello ospiterà un esperimento teatrale inedito. Il progetto speciale DISTANZE POSSIBILI, dedicato al mondo di Isaac Asimov e cuore del festival culmina con L’imbarazzo dell’infinito: esperienza per spettatore solo, all’interno dell’ex refrigerante della centrale di “Larderello 3” trasformato in un suggestivo spazio scenico da Enel Green Power nel 2017. L’emozione e il racconto saranno il refrigerante stesso, la sua architettura, la sua grandiosità, la sua circonferenza chiusa di cielo stellato. Dalle ore 18 in poi, per una settimana, dieci spettatori al giorno avranno la possibilità, entrando uno alla volta con una cuffia in dotazione, di vivere un’emozione che ha al centro il refrigerante stesso, la sua architettura, la sua circonferenza chiusa di cielo stellato: ognuno solo al centro dell’arena, l'unica compagna sarà una voce che racconta, che lo guida, che si confonde con i propri pensieri.
Progetto speciale di Officine Papage
DISTANZE POSSIBILI
Drammaturgia di Mariagiulia Colace
Con Marco Pasquinucci e Caterina Simonelli
16 LUGLIO / 30 AGOSTO
Toscana e Liguria
Viaggio fantascientifico ispirato al mondo di Isaac Asimov che Officine Papage ha scelto come cuore di questa particolare edizione. La drammaturgia è di Mariagiulia Colace (giovane autrice e attrice protagonista di alcuni degli ultimi spettacoli di Emma Dante) e nasce da un’idea di Marco Pasquinucci e Caterina Simonelli, che sono anche gli interpreti in scena. Il progetto, declinato in 4 diversi spettacoli, si intitola “Distanze Possibili” e, riflettendo sulle nuove e discusse opportunità dell’esplosione telematica sperimentata in questi mesi di emergenza, vuole misurare la distanza tra il presente e un possibile nostro futuro. Una distanza che definisce il percorso minimo tra due punti necessario ad aprire le porte del sogno. Una distanza che è possibilità: possibilità di immaginare, inventare e creare insieme. Domenica 16 agosto, alle ore otto, tra gli alberi del boschetto, è la volta di Soliloqui positronici, una carrellata di monologhi ispirati ai personaggi creati dall’autore di Io Robot, mentre alla sera tutto si sposta allo stadio di Pomarance per Il fuorigioco di Orione ovvero Partitella di pallone per fuggire alla morte, in cui si immagina che un misterioso direttivo di psicologi e ingegneri sottoponga un intero paese a uno strano esperimento sulla felicità. Attraversano tutto il progetto le molte domande identitarie legate al complesso rapporto tra tecnologia e natura che definisce la nostra quotidianità. Un percorso che da venerdì 21 a giovedì 27 agosto culmina con L’imbarazzo dell’infinito: esperienza per spettatore solo. Lo spettatore sarà invitato ad uno spettacolo immersivo ispirato al Bugiardo! di Asimov, all’interno dell’Arena Geotermica, l’ex refrigerante della centrale 3 di Larderello trasformato in spazio scenico da Enel Green Power nel 2017. L’emozione e il racconto saranno il refrigerante stesso, la sua architettura, la sua grandiosità, la sua circonferenza chiusa di cielo stellato. Dalle ore 18 in poi, per una settimana, dieci spettatori al giorno avranno la possibilità, entrando uno alla volta con una cuffia in dotazione, di vivere un’emozione che ha al centro il refrigerante stesso, la sua architettura, la sua circonferenza chiusa di cielo stellato: ognuno solo al centro dell’arena, l'unica compagna sarà una voce che racconta, che lo guida, che si confonde con i propri pensieri. Si chiude domenica 30 agosto con End Meeting For All - Isaac Asimov Reprise. Una messa in scena particolare, mutuata dalle esperienze di teatro di comunità portate avanti durante il lockdown. In più piazze contemporaneamente, grazie al collegamento attraverso la piattaforma Zoom, verranno allestite delle platee senza palco nei diversi territori in cui è attiva Officine Papage, dalle colline geotermiche toscane ai colori della riviera del Levante ligure, sede del festival Nuove Terre. Le Arti della Scena, che si svolge durante le stesse settimane.
“Il punto è che la finzione ci ha consentito non solo di immaginare le cose, ma di farlo collettivamente.” [Yuval Noah Harari]
Le tre leggi della Robotica di Isaac Asimov:
“Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.”
“Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.”
“Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
www.officinepapage.it
Programma
· Soliloqui positronici, omaggio a Isaac Asimov
16/08 h.8.00 - Pomarance, Il boschetto di Gallerone (Pisa) – Festival delle Colline Geotermiche
18/08 h.19.00 - Framura, Località Costa - Piazza della Chiesa (La Spezia) – Nuove Terre
Isaac Asimov, autore pilastro della fantascienza e teorizzatore delle tre leggi della robotica, attraverso i suoi robot ci parla di umanità. Perché i robot sono così intriganti? Come fa il metallo a farci sentire così umani? E soprattutto... Cosa invidia, all'uomo, una macchina perfetta? Mik-28, Robbie, Susan Calvin...Asimov ci racconta di robot che sembrano umani e umani che sembrano robot. Questi monologhi vogliono essere un omaggio ad alcuni dei personaggi creati dall'autore.
· Il fuorigioco di Orione, ovvero partitella di pallone per sfuggire alla morte
16/08 h.21.30 - Pomarance, Lo stadio (Pisa) – Festival delle Colline Geotermiche
18/08 h.22.00 - Framura, Località Costa - Piazza della Chiesa (La Spezia) – Nuove Terre
Se potessimo riprogrammarci, così come si fa con le macchine, cosa cambieremmo in noi stessi?Se ognuno di noi potesse avere un se stesso bambino davanti, cosa gli raccomanderebbe per diventare un adulto felice?
Un intero paese ha preso parte a un esperimento.
Le indicazioni lasciate sono poche. "LORO" un misterioso direttivo composto da psicologi, ingegneri e scienziati hanno consegnato a ciascun individuo un bambino robot. Unica comanda "rendeteli felici".
Marco e Caterina - due dei cittadini che prendono parte dell'esperimento - preparano il necessario per il primo test previsto dal programma, fanno i conti con la propria umanità e si chiedono: come si misura la felicità?
· L’IMBARAZZO DELL’INFINITO: esperienza per spettatore solo
Dedicato e ispirato ad Isac Asimov – Io robot – racconto: Bugiardo!
dal 21/08 al 27/08 dalle h.18.00
ARENA GEOTERMICA SITE SPECIFIC - Larderello, Refrigerante Centrale 3 (Pisa)
Festival delle Colline Geotermiche
Un gioco è bello quando dura poco.
(saggezza popolare)
Noi profumiamo del profumo dell’eternità, ma non abbiamo l’olfatto per sentirlo.
(Abdelmajid Benjelloun)
C’è nessuno?
(particella di iodio Lete)
Tutti ci provano, con il tramonto. Chi con i colori, chi con le parole, chi con la pellicola. Gli estimatori, davanti al Sole che cala, attendono un po’ di più. La condizione ottimale è davanti al mare, perché l’Orizzonte offre un limite chiaro, un traguardo. C’è un momento preciso, sanno gli estimatori, in cui non si capisce se il Sole ancora c’è, o se non c’è più. Se a forza di guardarlo ci inganniamo che stia ancora lì, o se effettivamente sia sparito. Quel pezzettino – eppure così grande che tra tutto il cielo e tutto il mare si perde. Gli estimatori sanno che è quel limite, che fa tutto il tramonto. Chi si alza prima, non può capire. Chi fa la foto e si volta, non può capire. Gli estimatori di tramonti sanno, che per un breve attimo, tutti i colori diventano lo stesso colore, e che ogni cosa si mostra fatta della stessa sostanza. Gli estimatori sanno che la fine del tramonto c’è, e non si può dire mai quando.
Un essere umano di fronte un altro essere umano, che umano non è. Perché non ha un orizzonte da raggiungere. Un essere umano di fronte a un umanoide, una macchina, l’estrema evoluzione della leva di Archimede. Identici in tutto e per tutto. Con una sola piccola differenza. Anzi due. La macchina per piangere
ha una riserva limitata di lacrime. La macchina non ha una fine. E ne è così imbarazzato da non saper più che fare.
Un viaggio/percorso/esperienza all'interno del refrigerante della centrale 3 di Larderello, umana cattedrale del nostro territorio, lo spettatore è invitato ad un'esperienza, uno spettacolo immersivo in cui le emozione e il racconto sono il refrigerante stesso, la sua architettura, la sua grandiosità, la sua circonferenza chiusa di cielo stellato, se di notte guardi in su, dal suo interno. Lo spettacolo si segue in cuffia. Allo spettatore, unico, all'entrata sarà fornita una cuffia e un ricevitore da cui ascolterà una voce. Lo spettatore è solo, l'unica compagna è una voce che racconta, che lo guida, che si confonde con i propri pensieri... Uno progetto appositamente pensato per spettatore unico, da ripetersi più volte al giorno (10 spettatori al giorno) e per più giorni per raggiungere una maggiore utenza. Un progetto pensato per agire la profondità.
· END MEETING FOR ALL, Isaac Asimov Reprise
30/08 h.21.30
Palcoscenico virtuale con platee reali diffuse a Deiva Marina, Bonassola, Framura (Liguria) e Pomarance, Monterortondo Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina (Toscana)
Lo spettacolo prevede una messa in scena particolare, in più piazze contemporaneamente, grazie al collegamento attraverso la piattaforma Zoom di attori e pubblico. Verranno allestite platee senza palco nei diversi territori. Il pubblico sarà invitato a sedersi e a collegarsi sul proprio cellulare attraverso un link. Da lì inizierà il racconto, che unirà il pubblico delle platee dei diversi territori, geograficamente divisi ma uniti online.
Come avete potuto - voi - immaginare un essere… una cosa come me?
Una macchina. Senza tutto… questo. Senza paura, senza malinconia, senza fine.
Non avere una fine è così imbarazzante.
Non si capisce il bianco della magnolia, senza fine.
Non si capiscono neanche le barzellette senza fine.
Non si capisce uno sputo a terra, senza fine.
Non si capisce nulla, senza fine.
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