Erano presentati come corsi sullo sviluppo dell'energia positiva, per vivere senza condizionamenti e in armonia, il tutto nella zona di Montepulciano. La realtà era più agghiacciante, stando a quanto scoperto dalla polizia: si trattava di incontri in cui si consumavano violenze sessuali, andate avanti tra il 2016 e il 2018. Un 46enne di Siena è finito ai domiciliari mentre una 50enne veneta - sua compagna all'epoca dei fatti - è stata sottoposta all'obbligo di dimora.
I due erano attivi a Montepulciano. Approfittandosi della vulnerabilità delle vittime, avrebbero ridotto e mantenuto in stato di soggezione molte persone entrate a far parte dell'associazione gestita dal 46enne assieme alla compagna. Qui avrebbero dovuto superare esperienze negative attraverso 'teorie energetiche', non sapendo di essere entrati in un vero incubo.
Tali teorie avrebbero avuto lo scopo di far falsamente credere agli adepti che per conseguire il benessere psicofisico e attrarre energia positiva, gli stessi avrebbero dovuto, dietro pagamento, acquistare gadget, amuleti, dischi, pietre (con un costo variabile fino a 800 euro) e frequentare, sempre a pagamento, i vari corsi di formazione e incontri di gruppo.
Questi incontri avrebbero consentito ai partecipanti di raggiungere attraverso la purificazione dell’anima. Tra le altre cose, gli adepti avrebbero anche dovuto svolgere gratuitamente prestazioni lavorative all’interno dell’associazione o nell’abitazione del 46enne.
Quest’ultimo avrebbe esercitato, quale guida spirituale, poteri tali da porre i seguaci in condizioni di totale sudditanza psicologica al punto di assecondarlo in ogni sua decisione, da loro percepita come assolutamente necessaria per allontanare l’energia negativa ed evitare così di subire, in modo umiliante e al cospetto di tutti, punizioni esemplari rivolte contro chi non aveva seguito i suoi insegnamenti.
Gli stessi sarebbero stati infine costretti, dopo aver loro impedito ogni relazione familiare, sociale e lavorativa, a prestazioni sessuali e a elargire consistenti somme di denaro. Il 46enne, in un'intercettazione, si vantava di far uso di ipnosi.
I due - che avevano anche una sorta di video manifesto su Youtube - sono accusati di aver esercitato abusivamente la professione di psicologo psicoterapeuta. Il 46enne è responsabile di avere esercitato abusivamente la professione di medico in assenza di titolo abilitativo effettuando a pagamento atti tipici riservati alla professione con più pazienti affetti da patologie gravi, quali asma, infarto celebrale, ictus e nei confronti della madre di una corsista malata di SLA.
Nell’ordinanza vengono contestate al 46enne una serie di violenze sessuali (una in concorso con la donna) consumate durante gli incontri e che sarebbero state rappresentate alle vittime come pratica assolutamente necessaria per essere 'libere' e superare i loro blocchi mentali e pregiudizi che non consentivano di conseguire il benessere spirituale. In un altro caso gli adepti sarebbero stati invece minacciati che se non avessero acconsentito agli atti sessuali, sarebbe arrivata una presenza negativa che avrebbe distrutto a livello energetico le loro vite.
Le indagini, avvalorate da rilevanti attività tecniche, sono partite dalla segnalazione di una madre preoccupata per la condotta del figlio. Questi si era infatti allontanato dalla famiglia e aveva mutato il suo comportamento assumendo atteggiamenti sempre più aggressivi. Inoltre avrebbe dato i suoi risparmi al 46enne, si parla di circa 8mila euro.
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