Nella storia della Parrocchia di San Donato a Livizzano a Montespertoli, nessuno ricorda la presenza in contemporanea di un Cardinale e di un Vescovo…
Ciò è accaduto nella vigilia Festa dell’Assunzione della Beata Maria, quando nella Parrocchia sulle colline di Montespertoli, era presente come da programma il Vescovo di San Miniato Mons. Andrea Migliavacca e a sorpresa è giunto il Cardinale Ernest Simoni.
Don Ernest Troshani venerato sacerdote albanese, ultimo sopravvissuto alle barbarie del Regime Ateo Albanese custode e testimone della persecuzione religiosa, il quale per ben 28 anni ha subito la carcerazione ed atroci lavori forzati nelle miniere e nelle fogne di Scutari, ora rivestito da quattro anni dalla Porpora Cardinalizia per volere del Santo Padre Francesco, il quale Pontefice, durante il suo primo viaggio apostolico internazionale a Tirana, aveva ascoltato fino a commuoversi pubblicamente, il racconto della persecuzione dei Cristiani nello scorso secolo, direttamente dalla bocca dell’anziano sacerdote albanese.
Toccante l’arrivo del Cardinale la Chiesa di San Donato, il quale dopo un breve periodo di malattia, facendo rientro da viaggio pastorale impegnativo nella sua Terra d’Origine, ha scelto che il primo appuntamento pubblico del suo apostolato, fosse proprio a San Donato a Livizzano, Parrocchia e luogo di preghiera al quale il Porporato è molto legato fin da quando nei primi anni del 2000 quando venuto dall’Albania, conobbe l’allora parroco Don Mario Boretti.
Il Porporato è stato accolto dal Vescovo Andrea Migliavacca, che tante volte in questi anni di permanenza in Firenze, lo ha accolto nella Diocesi di San Miniato nelle varie Parrocchie e da uno scrosciante applauso dai fedeli commossi di rivedere “Padre Ernest”, dalle 12 Campane del maestoso Campanile “Scettro di Maria”.
Il Parroco Don Cristian Mereggi commosso, ha rammentato la promessa che don Ernest, gli fece nell’andare a trovarlo durante la convalescenza, ovvero che per l’Assunzione di Maria al Cielo, avrebbe riabbracciato e pregato con il suo popolo, proprio a San Donato.
Presenti ai solenni festeggiamenti il Sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini, Paolo Nigi Comandante Polizia Municipale Montelupo Fiorentino, Giancarlo De Lucia Presidente della A.N.C. di Montespertoli, il quale ormai da mesi con i tanti Soci ed i volontari parrocchiali, garantiscono il servizio d’ordine ed il rispetto delle normative Anti-Covid nella Parrocchia.
La Santa Messa è stata celebrata dal Vescovo di San Miniato, all’aperto ai piedi del campanile, nel viale della Via Crucis, concelebrata dal Parroco e da Sacerdoti Don Nino e Don Gianni, giunti dall’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, per incontrare il Cardinale, che avevano conosciuto nella visita del porporato, alla Chiesa Reggina lo scorso ottobre.
Al termine della liturgia anche il Sindaco Mugnaini, prendendo la parola, ha salutato Sua Eminenza, rammentando tratti della vita eroica del Cardinale, ed i valori per i quali si è sempre speso in tutta la vita, ringraziamento è stato rivolto a Mons. Migliavacca, ed ai tanti presenti, ringraziando il Parroco dell’invito a San Donato, in questo particolare momento di festa comunitaria.
La Celebrazione si è conclusa con il saluto del Cardinale, il quale è soffermato sulla figura della Santissima Madonna, particolarmente cara al Porporato, il quale proprio nello stemma cardinalizio ha inserito il motto “il mio Cuore Immacolato Trionferà”. Sua Eminenza, ha rammentato San Bernardino da Siena, anch’esso appartenente all’Ordine dei Frati Minori Francescani come Padre Ernest, il quale a 10 anni abbracciò la regola del Serafico San Francesco fino alla soppressione e scioglimento degli Ordini Religiosi da parte del Regime Albanese ordinato poi sacerdote diocesano dopo gli studi clandestini; il Santo Senese come il Porporato venuto dai Balcani è sempre stato Apostolo del nome di Gesù e nel nome di Maria.
Il Cardinale Simoni, con la sua apostolica semplicità, ha salutato tutti i presenti ringraziando delle tante preghiere giunte da tutto il mondo, ed per il caloroso affetto e vicinanza dimostrato dal popolo Italiano ed Albanese, ancor più in questo momento di fragilità nella salute.
Sua Eminenza esprime un particolare ringraziamento a tutte le Autorità Albanesi, in modo particolare al Presidente della Repubblica Ilir Meta, al Presidente del Consiglio del Governo Albanese Edi Rama, i quali dalla Penisola Balcanica, si sono resi presenti con vicinanza ed affetto; un ringraziamento al Sindaco Dario Nardella, resosi presente nei giorni più duri della malattia, visitando durante la degenza il porporato, portando il saluto della Città.
Grato, a Sua Eminenza il Card. Giuseppe Betori Arcivescovo di Firenze, il quale ancor più in questo periodo di prova è stato vicino e che ormai da quattro anni con grande gioia ed affetto fraterno, ha accolto il Porporato Albanese dell’Arcidiocesi l’08 Dicembre 2016, legame fattosi ancor più stretto alla Città con la nomina del Presule Albanese a Canonico del Capitolo della Cattedrale nel Giugno del 2017.
Un grazie speciale ai medici Alfonso Lagi e Francesco Tonelli e a tutto il personale, che si sono presi cura del Cardinale, ai famigliari e alle Suore Oblate Ospitaliere della Monna Tessa, conosciute da tutti in Firenze per il loro prezioso apostolato a servizio dei malati negli ospedali fin dalla fine del 1200, Istituto nel quale ha trascorso tutta la sua convalescenza.
Fonte: Unione dei Comuni Empolese Valdelsa
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