La polizia ha concluso le indagini nei confronti di un uomo di Capannori, classe 1954, reo di avere circuito un’anziana parente di 96 anni sottraendole una cospicua somma di denaro. L’indagato, nipote del marito della donna, deceduto 20 anni fa, è apparso nella vita della vittima qualche anno addietro. Andava a trovarla per poche ore al giorno per farle compagnia. Con il tempo era riuscito a convincere l’anziana signora, carpendone la fiducia, a delegargli le operazioni di prelievo dal conto corrente bancario.
L’anno scorso, alcuni lavori di ristrutturazione della casa della vittima, curati da un secondo parente, hanno fatto sorgere i primi sospetti: nel conto mancava il denaro sufficiente a pagare gli artigiani che avevano effettuato le prestazioni lavorative.
La donna, allarmata, è stata accompagnata in Questura per denunciare quanto accaduto. Immediatamente è stato operato dai poliziotti il sequestro preventivo del conto dell’indagato, allo scopo di congelare le somme di denaro nella sua disponibilità in vista dell’eventuale restituzione alla vittima.
In seguito, gli investigatori della Squadra Mobile hanno accertato l’esistenza di due distinti bonifici, rispettivamente di 50 e 60 mila euro, che l’indagato aveva fatto in suo favore operando sul conto della vittima. La causale dei bonifici riportava la seguente dicitura “DONAZIONE PER I SERVIZI PRESTATI”. Le firme apposte sui bonifici sono state mostrate dagli investigatori alla vittima, che le ha disconosciute.
La Squadra Mobile ha poi accertato l’ulteriore ammanco di 46 mila euro, prelevati dall’indagato dal conto dell’anziana signora, in contanti e in diverse soluzioni.
Pochi giorni fa all’uomo è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, emesso dalla Procura della Repubblica di Lucca per appropriazione indebita, circonvenzione di incapace e truffa, con l’aggravante di avere agito con abuso di prestazione d’opera e dell’ingente danno.
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