Leggo – sorpreso dai toni - le polemiche sulla stampa e sui social, da parte dei commercianti ambulanti e di alcuni loro rappresentanti, relativamente alla scelta dell'Amministrazione Comunale di ospitare, in parte di Piazza del Mercato, la tensostruttura dell'Università di Pisa, per lo svolgimento dei test universitari di accesso.
Voglio rispondere – attraverso queste righe - per chiarire alcune informazioni e per invitare tutti a una riflessione più approfondita.
Innanzitutto i tempi. L'iniziativa dell'Università ha avuto tempi molto stretti e solo da pochissimi giorni ci è stata fatta la richiesta che si è concretizzata con un accordo all'inizio di questa settimana. Il giorno successivo all'accordo con l'Università, mentre la macchina amministrativa dell'Ateneo già si attivava per l'allestimento, ho correttamente comunicato la notizia alle associazioni di categoria e alla commissione mercato. Occorre precisare, questo è importante, che le strutture universitarie occuperanno uno spazio fino ad ora utlizzato come parcheggio nella parte a lato del mercato. Peraltro da sempre – e soprattutto negli ultimi mesi - le aree di sosta per il mercato sono abbondamente sufficienti a rispondere alle esigenze della clientela del mercato stesso. L'occupazione delle strutture universitarie non riguarda la totalità dei posti di sosta della Piazza e non intacca minimamente le aree di sosta al di là della strada, verso il supermercato, a poche decine di metri.
Per tutte queste ragioni il Comune mi pare abbia legittimamente e correttamente percorso la strada della massima comunicazione, non quella di una ridondante concertazione.
Vorrei ricordare ai commercianti e ai loro rappresentanti che, quando è stato necessario, abbiamo fatto insieme scelte che li riguardavano esclusivamente e direttamente, prendendoci le nostre responsabilità.
Pontedera è una delle poche città che ha continuato a far svolgere il mercato ambulante anche durante il lockdown.
Oggi chi legittimamente protesta, e chi si fa portatore di quelle istanze, deve tener conto che la nostra Comunità deve avere a cuore un bene collettivo più ampio, una comunità composta dai cittadini, tra i quali gli stessi studenti universitari, che potranno svolgere il test nel loro territorio.
Inoltre l'intelligenza e la lungimiranza ci indicano chiaramente che le opportunità che si aprono con la presenza a Pontedera di migliaia di giovani provenienti da tutta Italia per fare il test di accesso all'università sono enormi, anche per il mondo del commercio. Invito i rappresentati delle categorie a proporre una riflessione in tal senso e a non farsi semplici amplificatori di istanze che rischiano di essere miopi e particolaristiche.
Questa Amministrazione Comunale è stata e sarà attenta al mondo del commercio, come è attenta al bene collettivo del nostro territorio. Se le associazioni lo vorranno siamo anche pronti ad incontrare rappresentanti della categoria.
Deve però essere chiaro a tutti che l'Amministrazione Comunale, voglio ribadirlo, si continuerà ad impegnare per il bene comune di questo territorio e dei suoi abitanti, tutti.
Alessandro Puccinelli, vice sindaco di Pontedera
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