E la storia continua, con la "stravecchia stagione"politica a San Gimignano; alcuni cittadini si chiederanno perché, ma è abbastanza semplice capirlo.
Se prima del Covid 19, i Bilanci comunali, particolarmente “virtuosi”, non facevano emergere o facevano presto dimenticare alla popolazione gli errori di scelte politiche, oggi non è più così.
La situazione economica comunale in questi mesi è difficilissima, registriamo un 45% in diminuzione delle entrate correnti, con tagli alla spesa corrente non indifferenti per cercare di portare l'equilibrio nel Bilancio 2020, e questo ha condotto la nostra amministrazione a fare delle scelte che inevitabilmente hanno creato disservizi alla popolazione, come la mancanza di un’adeguato servizio rifiuti e pulizie delle strade, la non riapertura della piscina comunale, l'apertura parziale dei bagni pubblici, il taglio dei contributi alle nostre associazioni, tra cui la Proloco, costretta per carenza di fondi a stare aperta solo tre ore al giorno provocando un grosso danno all'immagine di San Gimignano, città turistica per eccellenza che non dà un servizio informazione adeguato a chi decide di venire a visitarla. Il tutto viene giustificato dalla nostra amministrazione, dalla carenza di introiti, la realtà purtroppo è che nonostante la reale emergenza finanziaria, quando si vogliono destinare fondi a certe voci di spesa, le disponibilità vengono trovate da questa maggioranza.
Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo appreso che la Giunta ha previsto un mega sconto del canone d’affitto per la “San Gimignano Camping srl”, gestore del campeggio di Santa Lucia, sottraendo quindi soldi e servizi ai cittadini per aiutare un singolo imprenditore privato, trovatosi in difficoltà, come tutte le aziende del nostro territorio per la mancanza di turisti, ma anche per la chiusura della piscina della quale usufruiva per i propri clienti, i quali sapendo di non avere questo servizio hanno disdetto diverse prenotazioni. Se qualsiasi proprietario di fondo commerciale avesse ragionato in questa maniera sicuramente nel nostro centro storico ci sarebbero molti meno problemi per i commercianti.
Ci sono poi, da tanti anni ormai, immense lacune a livello gestionale amministrativo, come ad esempio, tutto quello che ruota intorno all'urbanistica, che la maggioranza ha pensato di risolvere assumendo altro personale, quando le vere problematiche sono le regole, scritte e volute proprio dalla politica che governa da 70 anni la nostra città; regole, vecchie ed obsolete, che di certo non può risolvere un nuovo architetto, come ci vuole far intendere il sindaco che ritiene questa nuova assunzione “una priorità assoluta”, testuali parole da lui pronunciate nello scorso Consiglio comunale del 31 Luglio.
Ad oggi il Comune di San Gimignano ha circa 81 dipendenti a tempo indeterminato per più di tre milioni e trecentomila euro lordi di costo del personale, pensare, in questa situazione, che sia indispensabile un nuovo architetto che comporrà il nostro ufficio tecnico, già formato da 5 geometri più un dirigente ingegnere, ci sembra incredibile.
Possiamo affermare con forza e fermezza, che questa maggioranza è ben lontana dalle esigenze dei cittadini e delle imprese, che nemmeno la crisi covid è riuscita a rendere consapevole.
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