“Da settembre partirà una grande pedonalizzazione, una delle più vaste in città, che coinvolgerà lungarno de’ Medici, lungarno Archibusieri e lungarno Acciauoli. Vogliamo tutelare in questo modo una delle zone più belle e artisticamente importanti di Firenze, quella adiacente alle Gallerie degli Uffizi e al Corridoio Vasariano”. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella.
“Si tratta – ha sottolineato il sindaco – di una svolta epocale che completa il percorso di pedonalizzazione iniziato qualche anno fa con piazza Duomo, piazza Pitti, via Tornabuoni, e che vuole incidere in maniera significativa nella tutela di un’area di pregio. Ogni giorno, nel periodo pre-Covid, transitavano sotto il Corridoio Vasariano 8.000 veicoli, due milioni e mezzo l’anno. Credo sia il momento di voltare pagina”.
Ecco come funzionerà la pedonalizzazione.
Prima fase: chiusura di lungarno Acciauoli al traffico di attraversamento
Resta in vigore la viabilità già usata durante i lavori, quindi su lungarno Acciauoli accesso consentito solo ai frontisti e carico/scarico merci con accesso lato di via Tornabuoni e uscita da vicolo dell’Oro-Borgo Santi Apostoli-piazza Santa Trinita-via Tornabuoni.
Per gli autorizzati al transito su lungarno Diaz itinerario lungarno Archibusieri-Por Santa Maria-Borgo Santi Apostoli-piazza Santa Trinita-via Tornabuoni.
Seconda fase: pedonalizzazione lungarni Acciauoli-Archibusieri-De’ Medici (da settembre)
Lungarni Acciauoli e Archibusieri diventano divergenti da Por Santa Maria: lungarno Archibusieri cambia di senso da Ponte Vecchio verso piazza dei Giudici, idem lungarno Anna Maria Luisa De’ Medici con transito ammesso solo agli autorizzati zona pedonale (carico/scarico merci, residenti ecc). Anche lungarno Acciauoli torna verso Ponte Santa Trinita, ma solo per gli autorizzati al transito in area pedonale (compresi residenti, passi carrabili, carico/scarico merci nelle finestre previste ecc). Chi arriva da Por Santa Maria (e quindi già autorizzato al transito in area pedonale) dovrà obbligatoriamente svoltare su lungarno Archibusieri verso piazza dei Giudici.
Contestualmente alla pedonalizzazione dell’asse dei tre lungarni cambieranno i percorsi di attraversamento per i residenti ztl A e O.
Resta utilizzabile il percorso in riva sinistra d’Arno già attivato durante i cantiere e che non ha creato particolari criticità, ovvero la possibilità di passare dai varchi di via dei Bardi (e continuare su via Barbadori-Borgo San Jacopo) e piazza Pitti come staffa di collegamento Oltrarno-San Niccolò. Confermato il via libera al transito anche per i residenti dell’area pedonale Pitti.
Si potrà usare anche un nuovo percorso alternativo che sarà realizzato per settembre, ovvero Corso Tintori-via dei Benci-via Verdi-via Sant'Egidio-via dei Pucci-via dei Gori- piazza San Lorenzo-via del Melarancio-piazza dell’Unità Italiana-piazza Stazione-via della Scala-piazza Santa Maria Novella-via dei Fossi-piazza Goldoni). Questo nuovo itinerario comporterà un allungamento del tragitto di 4 minuti rispetto all’attraversamento dei lungarni De’ Medici-Archibusieri-Acciauoli (da 6 a 10 minuti). Un piccolo sacrificio per la tutela del patrimonio artistico e culturale della città.
Stella (FI): "Pedonalizzazione scelta sbagliata"
"La pedonalizzazione dei lungarni Acciaiuoli, Archibusieri e de' Medici, è una scelta scriteriata, che va nella direzione sbagliata, di un centro storico musealizzato, e che penalizza il traffico e la fruibilità di una parte fondamentale della viabilità del centro. Poi non ci si lamenti se l'area Unesco e tutto il centro in generale perdono residenti e attività storiche. Noi non siamo d'accordo con l'idea di città che hanno in mente, e che purtroppo stanno realizzando, Nardella e la sinistra che purtroppo governano questa città: così si uccide il centro". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando la decisione del sindaco Dario Nardella di pedonalizzare il tratto di lungarno che va da piazza dei Giudici fino a Ponte Santa Trinita, e che scatterà il 1° settembre.
Il centro storico di Firenze - sottolinea Stella - ha bisogno di essere valorizzato, di vedere il ritorno di un tessuto sociale vivo, di avere nuovi residenti. Ogni anno questa zona della città perde qualche migliaio di abitanti, che scappano in zone residenziali dell'area fiorentina. Le attività tradizionali chiudono. Qualcuno si è mai chiesto il motivo? Purtroppo il centro subisce scelte dissennate, come questa che dividerà la città in due parti che non comunicheranno tra di loro a livello di circolazione veicolare, e questo è un errore che pagheremo a caro prezzo, con ripercussioni su altre aree già ingolfate di auto e scooter".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Firenze
<< Indietro