Con la candidatura di Marco Barzanti, segretario del Pci della Toscana, salirebbero a 7 le candidature a governatore della Regione Toscana. Il nome di Barzanti si unisce agli altri candidati già presenti e in corsa per la presidenza della Toscana ovvero Eugenio Giani per il centrosinistra, Susanna Ceccardi per il centrodestra, Irene Galletti per M5s, l'ex consigliere regionale leghista Roberto Salvini con una lista propria, Salvatore Catello per il PC e Tommaso Fattori in rappresentanza di varie sigle della sinistra.
Espressione di questa candidatura è anche "il progetto, nato tre anni fa, di ricostruire lo storico Pci di cui abbiamo ripreso anche lo storico simbolo del partito" ha spiegato Barzanti. "Le contraddizioni dei nostri giorni e la sinistra 'fucsia' degli ultimi 30 anni ci hanno portato alla necessità di rilanciare la questione comunista in Italia e in Toscana. Stiamo raccogliendo le firme, e siamo vicini all'obiettivo, per presentarci in almeno nove collegi, come richiede la legge elettorale regionale". Come sottolineato dal segretario del Pci della Toscana, il simbolo rimarrà quello della falce e martello. Sarà una campagna elettorale "alla vecchia maniera, porta a porta e nelle piazze" poiché, come ha continuato Barzanti, "non abbiamo la possibilità di reperire fondi per fare una campagna elettorale come si fanno oggi". Sarà una campagna elettorale "sui valori, sulla necessità di una cultura comunista e di classe, e rilanceremo le questioni dei diritti dei lavoratori, che sono stati disintegrati, della sanità, e della scuola. Lavoreremo anche sulla ripubblicizzazione dei servizi che sono stati privatizzati, dall'acqua all'energia".
Il settimo candidato ha concluso infine definendo il Paese meraviglioso, "perché quelli che rappresentano la destra vanno sempre più a sinistra, con la Ceccardi che si dichiara antifascista, e quelli che devono rappresentare la sinistra vanno sempre più a destra, come Giani".
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