Lutto nella diocesi di San Miniato: è morto don Stanislas. È stato parroco a Marcignana, Pieve a Ripoli e Pianezzoli

Profondo dolore in diocesi per la morte improvvisa di don Stanislas Ngendakumana (per tutti "don Stanislao"). Al nostro sacerdote è stato fatale un infarto che lo ha colpito ieri, venerdì 17 luglio, nella canonica della chiesa di San Lorenzo a Fauglia. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo portati prima dal personale della vicina Fondazione Madonna del Soccorso e poi dal 118.

Una morte prematura quella di don Stanislao (aveva 64 anni), che lascia sgomente le sue due parrocchie di Fauglia e Valtriano, insieme a tutta la diocesi.

Originario del Burundi, era stato inviato in Italia nel novembre 1991 per studiare comunicazione e imparare la nostra lingua.
In quello stesso giro di anni nel suo paese scoppiò una guerra civile fratricida, durata poi ben 10 anni.
Impossibilitato a rientrare in Africa, don Stanislas decise allora di prolungare i suoi studi qui da noi, specializzandosi in diritto canonico. Terminata la sua preparazione chiese poi di poter prestare servizio in una parrocchia.

Prima di Fauglia e Valtriano, era stato parroco a Marcignana, Pianezzoli e Pieve a Ripoli, come sacerdote missionario «Fidei Donum». Era Promotore di giustizia e Difensore del vincolo del Tribunale ecclesiastico sanminiatese e membro del consiglio presbiterale diocesano.

L’avevamo intervistato due anni e mezzo fa per il nostro settimanale diocesano, proprio in occasione del suo ingresso a Fauglia In quell'occasione ci colpì la sua fede rocciosa e la sua profonda preparazione teologica.

Durante quella chiacchierata ci fece dono di parole preziose sulla sua spiritualità e sul cammino che lo aveva portato al sacerdozio: «La nota fondamentale della mia spiritualità è quella di essere annunciatore di Cristo e di servire il prossimo, nella semplicità, sapendo di essere "strumento" inadeguato, ma consapevole anche del fatto che è proprio Dio che ha voluto creare e inviare al suo popolo questo "strumento" imperfetto.
Il mio cammino verso il sacerdozio è maturato nella fede robusta dei miei genitori che ogni mattina, all’alba, pregavano prima di andare nei campi a lavorare come contadini. Poi quando ho finito la scuola primaria, sono entrato in seminario minore, passando poi al maggiore e arrivando infine al sacerdozio».

Desideriamo esprimere alla famiglia lontana di don Stanislas e alle sue due parrocchie, il nostro più sincero cordoglio, assicurando la preghiera che nasce dalla speranza della Pasqua del Cristo, crocifisso e risorto.

Fonte: Diocesi di San Miniato

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