“Oggi ricordiamo la Liberazione della nostra città, la fine della guerra e degli orrori del ventennio fascista, il giorno in cui la distruzione e la morte lasciarono spazio alla speranza ed alla voglia di futuro”. Parole di Enrica Borgianni che oggi, 18 luglio, ha partecipato alla commemorazione organizzata insieme all’Anpi di Poggibonsi per celebrare il 76° anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo, con la fine della guerra e l'arrivo, il 18 luglio del 1944, delle brigate partigiane e delle truppe Alleate del generale Juin. Come consueto sono state deposte, alla presenza delle autorità, le corone alla lapide in memoria della Liberazione in piazza XVIII luglio e al sottopasso di largo Gramsci all'opera di Franco Giannini dedicata proprio a La Liberazione. “Ringrazio i presenti, ringrazio le autorità civili e militari – ha detto l’assessore - E’ nostro dovere ricordare quei momenti per ricordare e ringraziare coloro che pagarono un tributo enorme per tutti noi, per costruire una società finalmente democratica e libera. Valori che fanno parte di noi e della nostra comunità accogliente e inclusiva. Il nostro ricordare è il nostro ribadire da che parte siamo e da che parte abbiamo scelto di essere, quella della libertà e della democrazia”.
La Liberazione di Poggibonsi. La storia
Poggibonsi fu liberata dopo dieci giorni di battaglia furibonda. Fondamentale fu il ruolo svolto dalle brigate partigiane poggibonsesi. Nei pressi della città i partigiani parteciparono attivamente alla battaglia contro l’occupazione nazi-fascista, fianco a fianco con le truppe alleate che avevano superato lo sbarramento tedesco nella zona di Cedda. Dopo i partigiani inseguirono i tedeschi fino oltre Barberino Val d’Elsa. Oltre ai partigiani, la liberazione di Poggibonsi avvenne in seguito all’avanzata delle truppe del corpo di spedizione francese comandate dal generale Alphonse Juin. Il fronte della guerra si spostò a Poggibonsi dopo che le truppe avevano combattuto aspramente nella zona tra Colle Val d’Elsa e San Gimignano. I soldati entrarono a Poggibonsi dove trovarono soltanto le macerie di una città deserta colpita dai bombardamenti alleati durante i mesi dell’occupazione tedesca.
Poggibonsi è stato un Comune socialista in epoca prefascista grazie ad un forte movimento operaio e contadino. Durante il periodo fascista furono diverse decine i processati dal Tribunale Speciale e i confinati. Molti di più furono coloro che, pur non essendo attivi nell’antifascismo, espressero una forte opposizione passiva al regime. Con lo scoppio della guerra ed il passaggio del fronte, forte fu l’impegno della Resistenza.
Fonte: Ufficio Stampa
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