“Siamo preoccupati per le ingenti spese che il Comune di Empoli ha sostenuto per l’acquisto di quota parte dell’Ecomostro e per quanto ancora dovrà essere speso per la definitiva acquisizione, ma soprattutto per le ulteriori spese che si profilano all’orizzonte.”. – Così esordisce la Consigliere comunale Simona Di Rosa, Vice-capogruppo del gruppo consiliare “Fratelli d’Italia-Centrodestra per Empoli” a proposito del dibattito che si è creato sulla destinazione da dare all’Ecomostro di Ponte a Elsa.
“Ciò che comunemente viene individuato come “Ecomostro” in realtà non ha proprio niente di mostruoso se non il fatto di essere un’opera rimasta incompiuta in seguito al fallimento della ditta costruttrice. Trattasi infatti di un ampio complesso immobiliare formato da due corpi di fabbrica disposti su 6 livelli (incluso il piano interrato). I fabbricati risultano essere di tipo condominiale e constano di un totale di n° 128 unità immobiliari con diverse destinazioni d’uso. – continua il Consigliere Federico Pavese - Ebbene secondo l’Amministrazione comunale questo complesso immobiliare sarebbe stato acquistato per distruggerlo. Capite bene che questa scelta risulta non opportuna considerato che, con la grave crisi economica che sta interessando anche la cittadinanza, dovremo fare i conti con le esigenze abitative della popolazione, e piuttosto proporre altre soluzione di utilità sociale in alternativa all’abbattimento del fabbricato”.
Entrando nel merito il Capogruppo Andrea Poggianti: “i 2/3 della proprietà del fabbricato già aggiudicato all’asta costano Euro 747.787,50 oltre spese per imposte ipotizzabili non meno di Euro 149.557,50. La restante acquisizione della proprietà di 1/3 nelle mani di un privato verrà a costare, facendo una stima almeno Euro 373.893,75. Quindi siamo già ad Euro 1.271.238,75. Questa operazione ci viene rappresentata come un vero affare visto che l’importo iniziale di base d’asta era molto più elevato. In realtà sarebbe un vero affare solo se i progetti fossero quelli di portare a termine la costruzione; non riusciamo a vedere l’affare nell’acquisto di un bene che si vuole distruggere. Si, perché alla cifra sopra indicata, dovremmo aggiungere ancora una spesa di circa Euro 1.000.000,00 per la sua demolizione, e quindi il costo totale sale ad Euro 2.271.238,75, ed aggiungere le spese per costruirvi un parcheggio e/o un’area verde (così come dichiarato dall’amministrazione) che ipotizziamo in ulteriori Euro 1.000.000,00 che porta la spesa, valutata in difetto, ad un totale di Euro 3.271.238,75.
“Siamo ben consapevoli che sia giusto ascoltare il parere dei residenti di Ponte a Elsa, che vorrebbero vedere un parco e un parcheggio al posto dell’immobile, ma è anche vero che, per quanto importante, è pur sempre un parere parziale, non esprimente la volontà di tutti gli empolesi, che pur partecipano economicamente con le loro liquidità all’intervento. Dobbiamo porci in un’ottica superiore che guardi all’intera popolazione empolese, e allora ci renderemo subito conto che non si spendono milioni di euro per l’acquisto di un’opera con l’intenzione di abbatterla. – contestualizza la Consigliera Simona Di Rosa - Non si destina all’abbattimento un edificio di 128 unità immobiliari quando la popolazione empolese, soprattutto nelle fasce più deboli, ha necessità di edilizia abitativa popolare. Non si destina all’abbattimento un edificio quando lo stesso può essere rilevato da un costruttore o da una cooperativa per realizzarvi alloggi abitativi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine, così richiamando una maggiore disponibilità di forze di polizia sul territorio o realizzare strutture per finalità di tutela della salute pubblica.”
“Sollecitiamo i cittadini a riflettere sulla nostra proposta, - conclude il gruppo consiliare “Fratelli d’Italia – Centrodestra per Empoli” - una mozione che sarà discussa al prossimo Consiglio comunale del 28 luglio, in cui richiediamo che non venga demolito l’edificio, ma che si provveda a cedere il complesso immobiliare ad un terzo che si assuma l’onere di portarlo a termine. Per ridurre le spese c’è una sola cosa che si può fare con questo immobile ed è quella di conferirlo in una cooperativa edilizia composta da militari, forze di polizia, vigili del fuoco, ecc. che speriamo si facciano avanti al più presto per richiederne l’assegnazione. In questo modo non solo i cittadini empolesi rientrerebbero in possesso delle somme di denaro spese finora dal Comune, evitando di spendere ancora altro denaro pubblico, ma al contrario il Comune incasserebbe le tasse sulla concessione edilizia, e l’IMU, ove prevista, per tutti gli anni futuri di vita dell’immobile oltre al fatto, non secondario, che si risolverebbe in ogni caso, e senza spese, il problema del degrado della zona.
Fonte: Fratelli d'Italia - Centrodestra per Empoli
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