È ormai prossima la scadenza del 20 luglio dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, dell’Iva e dell’Irap relative ai soggetti che esercitano attività economiche per le quali si utilizzano gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (gli ISA), nonché quelli in regime forfetario o in regime di vantaggio, ma le imprese incontrano serie difficoltà nell’adempiere alla corretta liquidazione delle imposte dovute.
“Da un lato, dopo due mesi di lockdown e una ripartenza difficilissima le imprese hanno enormi problemi di liquidità, dall’altro le numerose novità normative introdotte dalla pandemia, peraltro in continua evoluzione e sicuramente di non semplice interpretazione, hanno sottratto agli uffici come i nostri e ai commercialisti il tempo necessario per predisporre dichiarazioni, determinare gli importi dei versamenti dei saldi e degli acconti. È necessario un rinvio e, per evitare l’affollamento dei versamenti già previsti per settembre, la proroga dovrebbe essere disposta almeno al 16 ottobre 2020” dichiara Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana.
“Lo scorso anno fu sufficiente un ritardo della Pubblica Amministrazione nel lavoro che avrebbe dovuto svolgere per prorogare di tre mesi i versamenti delle imposte sui redditi e Irap e quest’anno, in un periodo di emergenza come l’attuale, non si è ancora riusciti a garantire la cassa sufficiente a disporre una proroga come quella dello scorso anno? Paradossale” continua Cioni.
“Certo, ciò implicherebbe una revisione dei conti pubblici, ma non credo sia un problema per la PA o almeno non dovrebbe esserlo” chiosa Cioni.
CNA ha già chiesto a Roma uno stop, così come l’Ordine dei Commercialisti e Confesercenti, ma al momento senza alcuna risposta.
“Non c’è più tempo: chiediamo ai parlamentari fiorentini e toscani di fare la loro parte e premere sul Governo. In caso contrario, a vincere, ancora una volta saranno ritardatari e evasori”.
Fonte: CNA Firenze
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