Creare procedure condivise e sistematizzate che favoriscano la realizzazione di interventi di giustizia riparativa e di mediazione penale sul territorio regionale; individuare e gestire possibili linee di finanziamento dedicate; attuare azioni formative per gli operatori coinvolti nei percorsi di giustizia riparativa; realizzare attività di sensibilizzazione della comunità locale. Sono queste le finalità generali del protocollo d’intesa triennale sulla Giustizia riparativa e la mediazione penale, sottoscritto oggi, 8 luglio, dall’assessore al diritto alla salute, al welfare e all’integrazione socio-sanitaria della Regione Toscana, Stefania Saccardi, e per il Ministero della Giustizia da Salvatore Nasca dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna Toscana e Umbria e da Antonio Pappalardo per il Centro di Giustizia Minorile della Toscana e Umbria.
L’Accordo, che conferma il forte interesse delle tre istituzioni firmatarie, si pone, dunque, l’obiettivo di rafforzare la rete già esistente sul territorio, orientata a modelli di giustizia di comunità di stampo europeo, che prevedono il coinvolgimento attivo del reo, della vittima e della comunità civile.
Un modello di giustizia dialogico e partecipato, non esclusivamente penale, che presta attenzione ai conflitti originati dal reato, e che si avvale di interventi e strumenti che tendono a promuovere la riparazione del danno, causato dal reato, tramite un percorso che si sviluppa nel corso della pena, e che, nel caso di reati lievi, può anche sostituirla.
“Questo accordo aggiorna e ridefinisce, alla luce delle ultime normative, la collaborazione già in atto da anni - commenta Saccardi -, una collaborazione che ha preso avvio nel 2014 con l’impegno di promuovere e realizzare, in sinergia con tutti i soggetti istituzionali interessati, azioni finalizzate a offrire ai cittadini una maggiore accessibilità alla giustizia, alle vittime una nuova attenzione e agli autori di reato opportunità di percorsi di responsabilizzazione. Del resto, è uno dei principi del nostro statuto quello di favorire il pieno sviluppo della persona, nel rispetto della dignità e dei diritti umani”.
Tra gli impegni previsti dal protocollo si registra anche la costituzione di una Conferenza regionale in materia di giustizia riparativa e tutela delle vittime di reato, organo con partecipazione allargata (Università, Anci Toscana e Terzo settore), che lavorerà per una diffusa implementazione di pratiche di giustizia riparativa in ambito penale sia per gli adulti che per i minori.
L’intesa fa seguito ad accordi precedenti, che da alcuni anni hanno consentito, su tutto il territorio della Toscana, un progressivo sviluppo di progetti di giustizia riparativa e di ascolto alle vittime, realizzati in rete tra uffici di esecuzione penale esterna e di servizio sociale per i minorenni, associazioni ed enti locali, in linea con le indicazioni e le esperienze europee.
Fonte: Regione Toscana
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