Sono oltre 88 mila i contribuenti toscani che hanno presentato richiesta di accesso al contributo a fondo perduto a 20 giorni dall’apertura del canale. Circa 65mila domande sono state evase e le somme già accreditate dall’Agenzia delle Entrate nei conti correnti di imprese, commercianti e artigiani della Toscana ammontano a 235,5 milioni di euro di contributo erogato.
La situazione provincia per provincia – In Toscana sono stati 88.228 i soggetti che hanno presentato domanda: 46.169 sono contribuenti persone fisiche, mentre 42.059 persone non fisiche. La maggior parte delle istanze presentate fanno capo alla provincia di Firenze, con 24.285 richieste presentate e un contributo erogato di 67,4 milioni di euro. Seguono poi le province di Pisa con 10.852 domande e 31,3 milioni di euro, Lucca con 9.105 istanze e 23 milioni di importo, Arezzo (8.513 e 23,3 milioni), Livorno (7.563 e 15,3 milioni), Prato (7.181 e 17 milioni), Siena (6.135 e 15,4 milioni), Pistoia (5.962 e 20,6 milioni), Grosseto (5.356 e 10,3 milioni) e Massa-Carrara con 4.752 richieste pervenute e 11,8 milioni di contributo erogato.
Cos’è il contributo a fondo perduto – Il Dl Rilancio ha previsto l’erogazione di un contributo a fondo perduto, cioè senza alcun obbligo di restituzione, a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown. In particolare, tale ristoro spetta ai titolari di partita Iva, esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro e a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. L’ammontare del contributo è pari al 20% del calo del fatturato di aprile se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro; al 15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro; al 10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
C’è tempo fino al 24 agosto – I contribuenti interessati sono ancora in tempo per richiedere il contributo. La domanda, infatti, può essere presentata fino al 24 agosto. Per predisporre e trasmettere l’istanza, si può usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline o una specifica procedura web nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente può anche avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.
Una guida con tutti i passi da seguire – All’interno dell’area dedicata del sito internet dell’Agenzia, oltre al modello di richiesta per accedere al contributo e alle relative istruzioni, è disponibile anche una guida scaricabile, che spiega passo passo le indicazioni utili per richiedere il contributo, illustrando le condizioni per usufruirne, l’entità, il contenuto dell’istanza, le modalità di predisposizione e di trasmissione.
Fonte: Ufficio stampa
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