La Regione Toscana sosterrà con un contributo speciale i datori di lavoro privati che nel corso delle annualità 2019 e 2020 sono stati danneggiati dalla chiusura della E45, viadotto del Puleto. La Giunta regionale nella sua seduta di lunedì 29 giugno ha approvato una delibera proposta dall'assessore regionale al lavoro Cristina Grieco, che stabilisce i criteri attraverso destinare un sostegno economico alle imprese che hanno effettuato assunzioni nelle annualità 2019/2020 ed hanno sede legale (o unità operative destinatarie dell’assunzione) nei Comuni di Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Sestino e Chiusi della Verna.
I contributi regionali, potranno arrivare fino ad un massimo complessivo di 1.900.000 euro. Ciascuna impresa potrà richiedere 8.000 euro per l'assunzione di un lavoratore a tempo indeterminato full time e 4.000 euro per l’assunzione di un lavoratore a tempo indeterminato part-time.
Per beneficiare dei contributi è, chiaramente, necessario che i lavoratori per i quali viene richiesto e concesso il contributo siano ancora dipendenti in servizio presso i datori di lavoro che inoltreranno la richiesta.
"La chiusura del viadotto del Puleto ha pesantemente danneggiato l'economia locale - spiega l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli - e per questo la Regione ha ascoltato e accolto la richiesta di un sostegno straordinario alle imprese ed in particolare a quei datori di lavoro che pur in un momento di crisi straordinaria non si sono tirati indietro ed hanno effettuato assunzioni".
"Con la messa in campo di questa misura - precisa l'assessore Cristina Grieco - la nostra Regione offre un'opportunità a sostegno di quelle imprese e quei datori di lavoro che nonostante la crisi dovuta alla chiusura della E45, che ha pesantemente danneggiato l'economia locale, hanno comunque fatto assunzioni. Si tratta di un contributo straordinario, tanto più necessario in una fase come quella attuale in cui l'emergenza sanitaria da coronavirus ha determinato effetti economici rilevanti a causa del forte rallentamento di buona parte sia della produzione, sia dei servizi, e ripercussioni altrettanto importanti sul mercato del lavoro e sui redditi da lavoro. Questo nuovo strumento va ad aggiungersi al pacchetto di incentivi a sostegno dell'occupazione che abbiamo approvato nelle settimane scorse grazie alla risorse del POR FSE".
Tiberina 3 bis
Partiranno nella seconda decade di Luglio i lavori di Anas per il ripristino della strada Tiberina 3 bis. La notizia è stata data da Anas all'assessore Ceccarelli, motivando le cause del ritardo nell'avvio dei lavorI sulla Tiberina (connesse ad approfondimenti progettuali per prevenire rischi idrogeologici, oltre che allo stop imposto dall'emergenza Covid-19).
Il progetto originario, prevedeva il ripristino della funzionalità del tratto di strada compreso tra l’abitato di Valsavignone e la frazione di Canili, sino al confine regionale, per una lunghezza complessiva di 4+720 km e un importo di € 2.175.000 euro. L’iter autorizzativo del progetto è risultato piuttosto complesso e la redazione del progetto esecutivo, affidata all’ATI RPA srl-Pini Swiss Engeineers srl è stata rallentata dall’emergenza Covid-19, tuttavia sono state recepite tutte le prescrizioni necessarie per il rilascio delle autorizzazioni.
L'attuale progetto - visto anche lo stato di degrado delle opere esistenti - è stato suddiviso in 2 stralci funzionali: il primo, della lunghezza di 1+185 Km per un costo complessivo di € 2.175.000 euro, vedrà la consegna dei lavori alla ditta esecutrice entro la seconda metà di luglio 2020, e il secondo stralcio, pari a 3+535 Km, nel quale è previsto il ripristino dei ponti presenti e che potrebbe comportare un significativo aumento dei costi.
"Sulla base della relazione di Anas - spiega Ceccarelli - appare evidente che nonostante i ritardi dovuti all'eccezionalità della situazione in corso, i lavori per il primo stralcio del tanto atteso ripristino della viabilità alternativa alla Tiberina 3 bis stanno per partire. Adesso occorre che tutti i soggetti interessati facciano quanto in loro potere affinché ad Anas siano attribuiti i finanziamenti necessari per il completamento dell’opera".
Fonte: Regione Toscana
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