Banca Valdichiana si fonde con Banca Tema

Il Presidente Fabio Tamagnini

E’ stata un’Assemblea dei soci molto particolare quella che si è svolta martedì 30 giugno per Banca Valdichiana, sia perché non erano presenti i soci a causa dell’emergenza coronavirus, sia perché, in conclusione, ha visto il presidente Fabio Tamagnini annunciare ufficialmente il percorso di fusione con Banca Tema (Banca delle Terre Etrusche e di Maremma) che porterà alla nascita della Bcc di riferimento dell’area sud della regione Toscana entro l’inizio del 2021, come comunicato da Iccrea Banca, Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea a cui le due Banche sono affiliate e a cui spetta il coordinamento dell’operazione.

La Banca che verrà avrà circa 20.000 soci, 73 mila clienti, 380 dipendenti e 53 sportelli nelle province di Arezzo, Siena, Grosseto, Viterbo e Perugia. La nuova Banca si chiamerà infatti Banca delle Terre Etrusche, di Valdichiana e di Maremma.

In merito all’ufficializzazione dell’avvio del percorso di fusione con Banca Tema, il presidente Fabio Tamagnini ha sottolineato che: ”questo annuncio rappresenta per la nostra BCC un punto di arrivo di un percorso piuttosto complicato iniziato esattamente un anno fa, il 30 giugno 2019, quando i problemi inerenti al credito della nostra Banca avevano suscitato l’attenzione della capogruppo e l’avevano indotta, nonostante che il 2018 fosse stato chiuso in positivo, a inviarci una direttiva con cui chiedeva di individuare una strategia di risoluzione della situazione”.

“La scelta di Banca delle Terre Etrusche e di Maremma (Banca Tema) – prosegue Tamagni – è stata quasi naturale dal momento che moltissimi sono i punti che ci accomunano, dal territorio contiguo, alla centralità del socio, alla volontà di sostenere il territorio non solo dal punto di vista economico ma anche sociale. Infine c’è quel richiamo alle terre etrusche a cui il nostro territorio appartiene storicamente.”

“Tale strategia poteva prevedere sia il mantenimento della nostra autonomia sia l’avvio di un processo di aggregazione con altra Bcc. Il lavoro in questo anno è stato difficile e doloroso e ha comportato qualche difficoltà anche all’interno del CdA con, tra l’altro, il mio subentro come presidente ad agosto 2019 e le dimissioni di quattro consiglieri a febbraio 2020. Senza nulla togliere all’operato di chi mi ha preceduto e di tutti i consiglieri, era necessario agire con determinazione e così abbiamo avviato una fase di valutazione,dapprima delle strategie da mettere in campo in autonomia e poi, rilevato che esse non potevano comportare una soluzione, delle possibili aggregazioni.”

“Insomma,è stata un’Assemblea particolare – ha ribadito a margine dell’incontro Tamagnini. – Ci dispiace molto per non aver avuto la possibilità di incontrare i nostri Soci come facciamo ogni anno, ma siamo contenti del fatto che loro ci hanno fatto sentire comunque forte l’attaccamento alla Banca inviando ben 721 deleghe di voto al Rappresentante Designato e approvando quindi a maggioranza tutti i punti all’ordine del giorno”.

Nei prossimi mesi i soci verranno coinvolti in incontri sul territorio nel corso dei quali verranno spiegati i dettagli dell’operazione e soprattutto chiarito che nulla cambierà dal punto di vista della vicinanza al socio risparmiatore, alla piccola impresa, alle istituzioni e associazioni del territorio storico di competenza di Banca Valdichiana. La sede legale della nuova Banca del resto sarà ancora a Chiusi in Via Porsenna.

Nel corso dell’assemblea sono stati approvati tutti i punti all’ordine del giorno, a cominciare dal Bilancio 2019 che si è chiuso con una perdita di circa 7 milioni di euro, nonostante la crescita degli Impieghi - che si sono attestati a circa 724 milioni euro registrando un +3,39%,- e della Raccolta sia Diretta (attestatasi a 941 milioni contro i 922 del 2018) sia Indiretta (passata da 212 a 258 milioni di euro) e “questo rappresenta un bell’indice di vitalità della Banca” come ha sottolineato il direttore generale, Danilo Trabacca. Sul risultato di esercizio ha influito sicuramente l’aumento degli accantonamenti per la copertura dei crediti deteriorati, dovuto all’applicazione di più rigorosi criteri di valutazione, in linea con quanto stabilito dagli indirizzi della Capogruppo e delle normative UE.

Approvato anche l’ultimo punto all’ordine del giorno, ovvero la nomina di quattro consiglieri di amministrazione destinati a sostituire i dimissionari. I nuovi Consiglieri di Amministrazione sono: Serena Augero e Roberto Minetti di Chiusi, Stefano Petri di San Casciano dei Bagni e Marco Sanchini di Castiglion Fiorentino.

Fonte: Ufficio stampa

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