Cgil Firenze, Filcams Cgil Firenze, Fp Cgil Firenze e Flc Cgil Firenze sono profondamente preoccupate per le sorti delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti scolastici, settore in prevalenza femminile con contratti poveri e salari bassi (tra Firenze e Provincia sono oltre 4mila). Si tratta di servizi fondamentali per il sistema scuola: si occupano di dar da mangiare ai nostri figli (mense), li accompagnano (scuolabus), permettono ai genitori di portarli prima a scuola (pre e post scuola), si occupano degli alunni con disabilità (educativa scolastica) e degli alunni non di lingua italiana (centri di alfabetizzazione). Oggi queste lavoratrici e lavoratori si trovano in una condizione di forte precarietà per la prossima conclusione degli ammortizzatori sociali Covid19. La loro precarietà è resa ancora più pesante dal periodo di sospensione estiva della scuola in cui non hanno retribuzione e nel quale non si riconosce neanche la copertura previdenziale. Tutto questo fa emergere forte il contrasto tra il loro ruolo, che è essenziale e riconosciuto nel sistema educativo della scuola e va per questo inquadrato nella completa offerta formativa, e la loro assurda situazione lavorativa. Inoltre: come e quando rientreranno in servizio a settembre?
Per sensibilizzare sulla situazione dei lavoratori e delle lavoratrici degli appalti scolastici, la Cgil Firenze e le sue categorie interessate hanno organizzato una manifestazione per lunedì 22 giugno dalle 10 alle 11:30 in piazza Santa Croce (attese tante persone, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid): ci sarà un flash mob sul tema “Noi siamo quelli col contratto sospeso ma non col cappello in mano”. Nell’occasione, il sindacato illustrerà le sue proposte per migliorare il lavoro e i servizi degli appalti scolastici.
Fonte: Cgil Firenze, Filcams Cgil Firenze, Fp Cgil Firenze e Flc Cgil Firenze - Uffici stampa
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