Alberi di viale IV novembre, il pensiero di un lettore: "Nuova coscienza ambientale dal basso"

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di un lettore, Alessio Latini, guida ambientale escursionistica, sul taglio dei 22 alberi in viale IV novembre secondo cui questa vicenda dimostra la crescita di una "nuova coscienza ambientale" e di un "municipalismo libertario dal basso":

Dalla lotta contro il “Taglio dei Tigli” che ha portato alla sospensione di questa operazione si ricava secondo al mia opinione, una lezione di democrazia diretta che da tempo “ come un seme sotto la neve” si auspicava. In questo periodo, questo “seme” si è sviluppato tra i cittadini in ambiti di autodeterminazione collettiva e individuale creando in questo caso una forma di autorganizzazione e azione diretta collettiva in lucida contrapposizione anche culturale alla gerarchia decisionale.

Da questa partecipata esperienza dei cittadini in difesa del “ verde pubblico” deriva una nuova richiesta di apertura collettiva alla gestione delle tematiche pubbliche delle quali si sente sempre più il bisogno. Al momento questa “nuova forza popolare” che definirei esprimere un” municipalismo libertario” dal basso, non sta pianificando una tattica o una strategia per sviluppare una nuova realtà politica, piuttosto sta cercando di creare una nuova cultura politica tra i cittadini che non si limiti ad avere solo obbiettivi di denuncia,ma che prevede sforzi concreti per rendere questi obiettivi attuabili, pur immaginando le difficoltà che dovranno affrontare e le conseguenze a cui potrebbero condurci in futuro.

Questo vale anche per le nostre montagne a noi vicine, le Alpi Apuane e il suo Parco, dove i comitati di cittadini, escursionisti, alpinisti,ecologisti e amanti della natura, stanno portando avanti lotte sociali e politiche contro l’escavazione “selvaggia” delle montagne e l’abbattimento di una parte di queste,riconosciute patrimonio Unesco, uniche al mondo. Sono contento che si risviluppi la coscienza solidale tra i cittadini e che il “quartiere” ritorni ad essere comunità e, non solo il posto dove le persone costruiscono le case,allevano i figli ecc. ma dal punto di vista politico, un posto sociale dove si includano gli spazi vitali per la vita collettiva,dove le persone possono riunirsi per discutere di questioni sociali ambientali e politiche, un luogo di idee e vita collettiva. Infatti, credo che questa lotta contro il “taglio dei tigli” che ha coinvolto il quartiere empolese e non solo, insegni anche ai locali governanti , che spesso “dimenticano” e sottovalutano i temi che interessano ai cittadini, che i quartieri oggi come ieri, veramente definiscono una comunità pensante di cittadini che vivono il quartiere come un importante spazio sociale e politico, espressione pubblica della loro politica di collettività.

Alessio Latini

Guida Ambientale Escursionistica

Castelfiorentino

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