Avis, boom di donazioni di plasma dai donatori livornesi

Durante la pandemia quasi 100 prenotazioni in più rispetto all’anno scorso


Nel periodo più difficile, nella tempesta di un’emergenza sanitaria e con una pandemia che ha messo in ginocchio l’Italia, i donatori di sangue livornesi hanno dato il meglio di loro. Mentre medici e infermieri “combattevano” in prima linea negli ospedali e nelle terapie intensive la battaglia contro il coronavirus, le restrizioni obbligate dai vari protocolli e Dpcm non hanno fermato gli iscritti di Avis Livorno. Un’impennata di donazioni di plasma che ha fatto registrare un +98 tra gennaio e maggio 2020 rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Un dato positivo in un momento drammatico e che ha visto anche Avis Livorno, dopo aver rinviato l’assemblea annuale e molti eventi estivi, in prima linea. L’associazione, però, ripartirà con le sue attività di promozione e sensibilizzazione nella giornata mondiale del donatore, fissata per il 14 giugno.

«L’Italia avrebbe dovuto ospitare per la prima volta nella storia questo appuntamento così importante, evento che si sarebbe tenuto a Roma ma rinviato al 2021 – spiega il presidente di Avis Livorno Matteo Bagnoli -. Anche noi avremmo voluto festeggiare in città con le nostre iniziative, ma non è stato possibile per quello che è successo durante la pandemia. Il 14 giugno, però, il centro trasfusionale sarà aperto e noi saremo presenti con la nostra ragazza del servizio civile che consegnerà ai soci che prenoteranno la donazione un gadget per celebrare la giornata mondiale del donatore».

Istituita per la prima volta nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la giornata si celebra il 14 giugno. Data di nascita dello scopritore dei gruppi sanguigni, Karl Landsteiner. Il titolo scelto da Avis per riunire sotto un unico nome i tanti eventi legati alla giornata celebrativa è “Fil Rouge”. Un filo rosso che esprime la coesione e sinergia di persone e organizzazioni no profit che si operano per raggiungere l’autosufficienza di sangue ed emoderivati.

«Ogni giorno nel nostro paese oltre 1800 pazienti necessitano di trasfusioni e anche in periodo di pandemia Avis non ha fatto mancare il suo sostegno – spiega ancora Bagnoli -. Dal 10 al 15 marzo ci sono state molte prenotazioni e anche nei due mesi successivi e per questo dobbiamo ringraziare i donatori livornesi e tutto il personale e i volontari Avis che hanno fatto un lavoro straordinario. Al netto di un lieve calo delle donazioni di sangue, c’è stato un incremento importante per quanto riguarda le donazioni di plasma».

Una tipologia di donazione che Avis Livorno ha promosso con una grande campagna di comunicazione e informazione negli ultimi mesi. A maggio, poi, la “scoperta” di una terapia a base di plasma iperimmune per curare il Covid-19 ha permesso di parlare di questa importantissima componente del sangue. «Il plasma è il fluido della vita, una volta trattato viene usato per le trasfusioni ma anche per la produzione di farmaci salvavita – spiega Bagnoli -. Durante la pandemia si è parlato tanto di plasma e questo ha sicuramente aiutato a mostrarne l’importanza. Noi, comunque, continueremo a sensibilizzare in tal senso le donazioni».

Fonte: Avis Livorno

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