Il personale di Polizia Penitenziaria in servizio sull’isola di Gorgona da diversi giorni sta protestando nei confronti dell’amministrazione penitenziaria attraverso lo sciopero della fame. Né da comunicazione il Segretario Generale Regionale della UIL-PA Polizia Penitenziaria Toscana Eleuterio Grieco.
La protesta verte principalmente sul mancato riconoscimento al personale di Polizia Penitenziaria che presta servizio sull’isola, di un punteggio aggiuntivo, quale sede disagiata, invalidato alcuni anni fa, quando vi è stata la trasformazione nel 2013 a sede distaccata del carcere di Livorno.
Aggiunge Grieco, da anni simo alla ricerca di un accordo con la direzione di Livorno che definisca l’organizzazione del lavoro sull’isola, compresa la mobilità sia in entrata che in uscita del personale, necessario per far riconoscere un punteggio maggiore in fase di richiesta di trasferimento, ma purtroppo siamo di fronte ad un vero e proprio muro di gomma poiche la direzione continua a non comprendere il disagio di quel personale che presta servizio in gravissime criticità e con una serie di mancanze come l’energia oppure l’acqua.
Conclude Grieco -Abbiamo invitato alla Segreteria Nazionale UIL-PA Polizia Penitenziaria che dovrà incontrare oggi il capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria una proposta concreta affinchè sia garantito un punteggio maggior per il personale che presta servizio sulle isole (Gorgona e Porto Azzurro).
Crediamo che si debba parlare al più presto dello stato di fatiscenza strutturale dell’isola di Gorgona, dei mezzi e strumenti obsoleti compresi i navigli e le relative condizioni lavorative del personale che opera in postazioni di servizio che per la maggior parte non rispettano i canoni della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Mantenere un’isola carcere indubbiamente presuppone dei costi per il suo mantenimento per cui ci attendiamo al più presto misure adeguate e sufficienti anche economiche affinché essa funzioni, ovviamente tutto ciò deve essere accompagnato da una dirigenza lungimirante che guardi al futuro.
Fonte: Uil Toscana - Ufficio Stampa
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