Conoscete la leggenda della sedia di legno di Staffoli? Come mistero è piuttosto recente e anche abbastanza tecnologico. Si tratta in tutto e per tutto di una sedia di legno, di quelle pieghevoli da giardino che un po' tutti abbiamo in casa. La sedia in questione, però, si trova su un tratto di via delle Macchie, poco fuori dal paese, quasi sul confine tra i comuni di Santa Croce sull'Arno e Castelfranco di Sotto.
La strada è difficilmente percorribile con le auto, meglio in moto, molto meglio a piedi o in bici. A metà del tratto che va da via Porto alle Lenze a via Valdinievole Nord, in un'area da tempo nota come Valgrande, ecco la sedia. Si trova appoggiata a un albero, con tanto di foglietto illustrativo. Ci si può mettere a sedere, chi vuole può farsi un selfie, ma l'importante è non rubarla o scagliarla lontano.
"Rasserenati, la sedia non è abbandonata", si legge sul foglio, "ma nasconde una vecchia leggenda. La sedia ha un proprietario, usala pure ma poi rimettila a posto". Il mistero si infittisce, di chi è la sedia e qual è la leggenda? La spiegazione, o meglio un aiuto, è in fondo, poco sopra un Qr Code: "Scansionalo col telefonino per sapere la leggenda della sedia di legno".
Non vi anticipiamo niente, odiamo gli spoiler. Sappiate solo che abbiamo scansionato il Qr Code e la sorpresa è stata grande. Se siete curiosi di sapere di cosa si tratta, di questi tempi una scampagnata intorno a Staffoli non si nega a nessuno. Dopo la tristezza dell'isolamento, è ora di una divertente leggenda tra gli alberi (e le sedie) delle Cerbaie.
Gianmarco Lotti
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