l sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, ha preso parte questo pomeriggio al presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Cavalli che si sta tenendo in queste ore a Firenze, di fronte alla Fortezza da Basso.
“È doveroso essere qui oggi, con le lavoratrici e lavoratori della Cavalli che da mesi aspettano di conoscere dall’azienda le reali intenzioni per il rilancio - afferma il sindaco - L’unica certezza è il trasferimento di 170 persone a Milano, senza che si conoscano il piano industriale e le reali intenzioni della proprietà. Più passa il tempo e più si concretizza la sensazione di avere davanti 170 licenziamenti mascherati, una prospettiva che lede la dignità dei lavoratori e danneggia il nostro territorio. Chiediamo chiarezza, serietà e rispetto per queste donne e questi uomini, le cui competenze hanno permesso alla Cavalli di diventare uno dei marchi di moda più noti al mondo. A Confindustria Firenze, nel rispetto dei ruoli, chiediamo di attivarsi presso il suo associato, evidenziando e sottolineando l’importanza che avrebbe per il nostro territorio il mantenimento di questa realtà produttiva”.
Sindacati preoccupati. Lavoratori in presidio
Questo pomeriggio, nell’incontro tra azienda e sindacati nella sede di Confindustria a Firenze, le parti hanno ribadito le proprie posizioni. La prima non recede dall’intenzione di chiudere la sede fiorentina per portare tutto il personale in quella milanese, Femca Cisl e Filctem Cgil restano fermamente contrarie e nell’incontro hanno imposto il tema dell’impatto sociale della chiusura della fabbrica di Sesto Fiorentino, lanciando l’allarme: “Daremo battaglia per tutelare in qualsiasi modo i lavoratori e le lavoratrici”. Il 9 giugno è prevista un’assemblea dei lavoratori per valutare la situazione, l’11 giugno azienda e sindacati si rivedranno (ore 14:30, sempre nella sede di Confindustria a Firenze). I lavoratori e le lavoratrici, in concomitanza dell’incontro tra azienda e sindacati, hanno fatto un presidio in piazza Bambini di Beslan ribadendo il “no” alla chisusura della fabbrica di Sesto Fiorentino e al trasferimento dei 170 dipendenti a Milano.
Fonte: Comune di Sesto Fiorentino - Ufficio Stampa
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